Cronaca

Google nel mirino degli hacker, l'allerta della Polizia sulla truffa online

Google nel mirino degli hacker, l’allerta della Polizia sulla truffa online.


Non si fermano più i tentativi di truffe online e ogni giorno ne appare una nuova sulle nostre email, sui nostri dispositivi letteralmente tempestati di messaggi che a primo acchito potrebbero indurre a crederci, ma basta un po’ d’attenzione nel leggere la posta elettronica o utilizzare le nostre app di messaggeria istantanea per capire che dietro un innocuo messaggio che offre un regalo, un buono spesa o l’invito a modificare i nostri account e password ci può essere un hacker pronto a carpire i nostri dati o a violare la nostra privacy.

Ecco perché lo Sportello dei Diritti continua a segnalare le tante procedure che i truffatori della rete utilizzano per spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati bancari.

Proprio in data odierna informiamo che è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post  sulla pagina Facebook Commissariato di PS On Line – Italia l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica riguardo alla consegna di un fantomatico regalo da parte di Google se si clicca entro poco tempo.

Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “SBRIGATI ti rimangono solo 44 secondi per essere truffato.”.

Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, come andiamo ripetendo, è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di pagamento o di dati bancari o sensibili.

Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d’istinto dando seguito alle allettanti proposte di ricezione  di un bene o alla convinzione che si abbia pochissimo tempo per ottenere gratuitamente il tanto desiderato dispositivo tecnologico falsamente promesso.

Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché Google o gli altri motori di ricerca non utilizzano mai questo tipo di procedure.

Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.


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