Curiosità

I piatti tipici della cucina salernitana: i primi piatti

Con i suoi 236 km di splendide coste e i 4918 Km² di superficie, la provincia di Salerno è di gran lunga la più estesa della Campania. In un territorio tanto vasto quanto eterogeneo, sono concentrate tutte le meraviglie di madre natura, a partire dalla divina Costiera Amalfitana, alle immense distese verdi del Vallo di Diano e spaziando dai paesaggi surreali che si osservano dalle vette del parco Nazionale del Cilento, ai tramonti mozzafiato sul bellissimo golfo di Salerno, il più grande e limpido della Campania.

 I piatti tipici della cucina salernitana

Un territorio così vasto in cui madre natura è stata tanto generosa, non potevano certo mancare i piatti tipici, data l’abbondanza e soprattutto la qualità della materia prima. Nel Principato di Salerno si produceva il riso più buono dell’epoca. Nonostante siamo nella provincia in cui è nata nel mondo la dieta mediterranea, alcuni piatti di tradizione salernitana vengono a volte ricordati genericamente come prodotti tipici della nostra regione, senza enfatizzarne l’esatta zona di origine.

Pochi (anche campani) sanno che la divina mozzarella di bufala campana DOP viene prodotta in tutta la piana del Sele, così come pochi sanno che la sfogliatella è nata a Conca dei Marini e l’antica pizza Cilentana è nata molti anni prima della pizza margherita. Qui di seguito sono elencati solo alcuni dei prodotti e dei piatti tipici salernitani.


I primi piatti

  • I fusiddi alla cilentana (ottimi sia il fusillo di Felitto, che il fusillo di Gioi, con il sugo di castrato): la ricetta
  • Gli ndunderi di Minori (antichissima pasta di Minori, preparata tuttora a mano in onore del Santo Patrono, Santa Trofimena): la ricetta
  • Le penne allo scarpariello (con salsiccione salernitano, pomodori corbarini, cipollotto di Nocera e pecorino di Colliano): la ricetta
  • La pastiera (piatto povero a base di maccheroni avanzati, mozzarella e salame. Il termine pastiera, deriva da pasta di ieri): la ricetta
  • I tagliolini al limone di Amalfi (pasta all’uovo meno larga delle tagliatelle): la ricetta
  • Le lagane e ceci del Cilento o laane e cìciari (antica pietanza con strisce di pasta, nota nel Cilento da almeno 2000 anni)
  • I cavatieddi al ragù cilentano (ottimi cavatelli lavorati a mano): la ricetta
  • I crusicchi di Caggiano al sugo di castrato (piatto tipico Caggianese a base di cavatelli): la ricetta
  • Le quattrodita degli Alburni o quatteréte (pasta fatta in casa simile agli gnocchi)
  • Gli scialatielli di Amalfi (pasta tipica della costiera amalfitana, ideata alla fine degli anni ’60 da un noto chef amalfitano)
  • I cavati fritti valligiani (gnocchi di pasta lievitata e zuccherata, tipici soprattutto a Padula e a Sala Consilina)
  • I riccioli di Minori al ragù di salsicce (noti anche come ricci di Minori o fusilli furitani e noti in Costiera fin dal 1700): la ricetta
  • I maccaruni alla pignata di Postiglione (antica pietanza celebrata a Postiglione soprattutto in occasione della sagra estiva)
  • Gli scazzatielli di Castel San Lorenzo (lo scazzatiello castellese è un tipo di pasta antichissima, di origine medioevale)
  • Gli spaghetti con la sansa di olive pisciottane (nel Cilento sono tuttora presenti diversi sansifici)
  • I ruospi valligiani (pasta lievitata e fritta con acciughe, tipica in gran parte del Vallo di Diano)
  • Gli spaghetti cu la middica (piatto tipico valligiano, condito con mollica di pane, pinoli, uva passa e acciughe)
  • I parmarieddi di Teggiano (tipiche orecchiette teggianesi a forma di palma, preparate per la domenica delle Palme)
  • I ravioli di Giffoni (ravioli dolci con crema di nocciole o salati con lardo di colonnata)
  • Le zucuarédd di Caggiano (pasta tradizionale fatta in casa e disposta a spirale, di forma allungata e sezione rotonda)
  • Gli strascinati in salsa di pomodoro giallo di Capaccio (con sale, basilico e passata di pomodoro lungo giallo di Capaccio)
  • La paiocca di Pellezzano (ottima pasta e zucca, con salsiccia sbriciolata e scamorza affumicata)
  • I graviuoli di Caggiano (tipici ravioli caggianesi, ripieni di ricotta, uova, formaggio e prezzemolo)
  • Le pennette alla Ogliarese (piatto tipico dell’area collinare di Salerno, a base di fiori di zucca, pancetta e zucchine)
  • Il migliaccio di Praiano (piatto tipico del periodo di Carnevale a base di pasta, caciocavallo e salsiccia)
  • I funcedd di Serre (tipica pasta serrese, realizzata a mano e condita con brodo di osso di prosciutto)
  • I cannolicchi di Eboli (antica pasta, preparata in passato dalle massaie sulle canne di bambù lungo i torrenti ebolitani)
  • I cavatielli alla puglianese (piatto tipico di Montecorvino Pugliano, preparato con il lardo tritato)
  • I ciendo ’mbandi di Sant’Arsenio (antichissima pastina all’uovo in brodino di pollo, utilizzata soprattutto per i bambini)
  • I ravaiuoli cunzati di Teggiano (piatto tipico della gastronomia teggianese)
  • I cavatielli maglianesi (ottima pasta fresca cavata con le dita, molto utilizzata a Magliano Vetere)
  • I millimbanti di Gioi Cilento (pasta all’uovo grattuggiata e simile al riso, servita in brodo di carne)
  • La paciocca con i ceci (piatto autunnale molto utilizzato sia nella valle dell’Irno e che nell’adiacente area picentina)
  • I maccheroncelli del Francescano (pietanza storica nella frazione Materdomini di Nocera Superiore)
  • La minestra di matassa e fagioli nella pignatta (la matassa è un’antica pasta tipica della città di Campagna)
  • Le tagliatelle alla cuglianese (ottime tagliatelle con funghi porcini e tartufo nero di Colliano)
  • Le pennette con funghi porcini e nocciola di Castiglione (uno dei piatti tipici di Castiglione del Genovesi)
  • I fusilli alla sannazzarese (piatto tipico braciglianese, a base di fusilli conditi con sugo di melanzane, prosciutto e scamorza)
  • Le taratelle di Valva (pasta all’uovo fatta in casa, allungata e di forma triangolare, tipica di Valva)
  • Il migliazzo di Siano (disco di pasta, fatto con maccheroni prima cotti e poi fritti, simile alla pastiera salernitana)
  • I ravioli al caciocavallo di Laviano (farciti con caciocavallo podolico lavianese, ricotta, funghi e pancetta)
  • La pasta e patate in tortiera (pietanza tipica di Cava de’ Tirreni, disposta in teglia in più strati)
  • I bucatini ammullicati di Bellosguardo (piatto secolare preparato con formaggio, pomodoro, prezzemolo e molliche di pane raffermo): la ricetta

I secondi piatti e i contorni

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