Il lato oscuro del web: lo studio dell'assistent Stringhini

Uno studio accurato sui movimenti del web in questo secolo, ha avuto modo di valutare il cosiddetto “ventre oscuro di internet”, quel pozzo pericoloso dove vi son presenti: ingiurie, notizie false, incitazioni all’odio, insulti razzisti e pornografia. Gianluca Stringhini, il 34enne autore di questo studio, è un assistent professor all’University College London e coadiuvato da un gruppo di colleghi, ha avuto modo di trovare la foce dell’odio politico, razziale e antifemminista su internet.

Stando a quanto riporta il quotidiano “Repubblica”, l’assistent con laurea in ingegneria informatica a Genova e dottorato a Santa Barbara, università della California, ha seguito con molta attenzione il sito “4chan.it”, per poi effettuare una tesi sul cybercrime: « Allora non esistevano le fake news» spiega, tuttavia, come molti ben sanno e come lui stesso afferma, il mondo del web degenera in fretta e quest’oggi Stringhini ha avuto l’idea di cercare le sorgenti d’odio politico, razziale e antifemminsta su internet.

Un esempio è “4chan” il sito che sostiene Donald Trump, a detta di Stringhini, pare che contenga per ben 120 volte la parola “nigger” e a metà velocità, viaggiano “faggot” e “retard”. Secondo le considerazioni dell’assistent, si tratta di uno degli angoli più bui del web, è stato così deciso di istituire una particolare sezione chiamata “politically incorrect” e hanno conseguentemente selezionato tutti i messaggi contenenti termini che esprimevano xenofobia, razzismo e in generale odio. In soli due mesi e mezzo, fra giugno e settembre del 2016, sono stati raccolti ben 8 milioni di questi contenuti.

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