“Il professore e il patriarca. Umanesimo spirituale tra nazionalismi e globalizzazione”
Il nuovo libro scritto da Andrea Riccardi racconta di un incontro avventuro nel 1968 tra il patriarca Athenagoras e l’intellettuale francese Olivier Clément convertitosi all’ortodossia: un’occasione che permettere di comprendere tanta storia del XX secolo.
Si tratta di pagine ricche e molto intense, in grado di descrivere in maniera minuziosa e 10dettagliata i mondi da cui provengono i due protagonisti. Qui la Parigi degli anni Sessanta ed i moti del ’68 vengono raccontati con passione e curiosità attraverso un taglio personale di Riccardi il quale aiuta a comprendere la vicenda intellettuale ed umana di Clément da una parte, mentre dall’altra aiuta il lettore ad immergersi nel grande Oriente con le parole e le riflessioni del patriarca Athenagoras sul mondo e sulla Chiesa.
Oltre a questo il libro contiene una sintesi efficace dei problemi e della vita complessa dei cristiani d’Oriente in uno dei passaggi storici più difficili, quello tra il vecchio mondo ottomano e la nuova Turchia. Il racconto è quello di una generazione che, chiamata ad affrontare la non semplice transizione della fine degli imperi, si trova davanti ad un mondo nuovo, condizionato dalla sfida che i nazionalismi lanciano ad una visione universale che affonda le sue radici nelle origini e nella storia del cristianesimo.
Ed è proprio da qui che nascono le riflessioni dell’autore ed il messaggio di umanesimo spirituale: quale futuro è riservato al cristianesimo ed, in particolare, per i cristiani d’Oriente alle prese con l’Islam? A questo Riccardi aggiunge una lettura personale legata alla sua esperienza personale, collegata anche alla nascita della Comunità di Sant’Egidio: “Per me scrivere questo libro è stato immergermi in una vicenda personalmente rilevante. La mia esistenza di giovane (allora) e di credente è passata attraverso il ’68, le sue discussioni e le sue crisi. Nel clima del Vaticano II ho sentito come il cristianesimo dovesse rivolgersi di più ad Oriente”.
L’autore
Andrea Riccardi (Roma, 16 gennaio 1950) è uno storico, accademico, attivista e politico italiano, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant’Egidio.
È professore ordinario di Storia contemporanea e importante studioso della Chiesa cattolica in età moderna e contemporanea. Numerosi i suoi studi e i suoi libri pubblicati in diverse lingue, che fanno riferimento al rapporto fra mondi religiosi differenti e sul tema della coabitazione religiosa. Tutti questi studi ed approfondimenti hanno spinto Mario Monti ad affidargli la carica di Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.
Riccardi resta comunque noto ai più soprattutto come fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
La Comunità di Sant’Egidio
La Comunità di Sant’Egidio è un movimento laicale di ispirazione cristiana cattolica, dedito alla preghiera ed alla comunicazione del Vangelo. Essa stessa si definisce come un’ “associazione pubblica di laici della Chiesa“. Questa è nata nel 1968 in Italia e, ad oggi, è diffusa in più di 70 paesi in diversi continenti.
Un tratto caratteristico di questa comunità è l’amicizia, sia al proprio interno, sia all’esterno,la quale si traduce in un atteggiamento di apertura ed attenzione verso la società ed altre esperienze ecclesiali.
Negli anni, la Comunità di Sant’Egidio ha dato vita a molte opere a sostegno dei poveri in vari Paesi del mondo realizzando mense, scuole di lingua per gli immigrati, centri in cui si distribuiscono aiuti, scuole pomeridiane per bambini, centri per portatori di handicap, centri per anziani, ambulatori medici e centri per persone con disagio psichico. Inoltre, la Comunità offre i suoi servizi in campi nomadi, gestisce una scuola di pittura per disabili, case famiglia per bambini e adolescenti, case alloggio per malati cronici e per senza fissa dimora, case per anziani non autosufficienti, case protette per anziani parzialmente autosufficienti.
