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Impianto compostaggio di Salerno, la ricetta di Caselli

«Totale estraneità del Comune di Salerno». Liquida così l’ingegnere Caselli le accuse mosse dall’anticorruzione sull’impianto di compostaggio. Cantone, supportato da una relazione dell’Arpac, ha ipotizzato e ribadito anche nell’ultima delibera, reati penali ed amministrativi per il cattivo funzionamento dell’impianto (ancora chiuso) di via De Luca. All’attenzione del presidente dell’authority, ora, sono arrivate le controdeduzioni (ultimo atto) del dirigente del settore ambiente e protezione civile del Comune di Salerno. Questo, dopo la delibera dell’Anticorruzione che aveva sollecitato nuovamente la Procura di Salerno e la Corte dei Conti con una relazione di 25 pagine. Da Palazzo di Città, invece, sostengono che «è tutto in regola» e che le «attività di manutenzione ordinaria e straordinaria – per riaprire il sito – sono in pieno svolgimento». Quanto alle azioni future per superare le criticità, oltre alla voltura dell’Aia a favore della “Salerno Pulita”, nuova affidataria della gestione dell’impianto, Caselli propone, e sottopone all’attenzione di Cantone, «una adeguata campagna pubblicitaria tesa ad un miglioramento della qualità della raccolta differenziata nel suo complesso ed in particolare per la frazione organica anche mettendo in campo altre forme di incentivazione per i cittadini, compatibilmente con le risorse economiche disponibili».

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