Cronaca

Impianto di compostaggio Fisciano: la preoccupazione di Montoro

MONTORO. «Nel silenzio generale degli amministratori locali, continua inesorabilmente l’iter tecnico/amministrativo dell’impianto di compostaggio che sarà realizzato a Fisciano, a poche centinaia di metri dai centri abitati di Montoro e Mercato San Severino.»

Così gli attivisti di Montoro Virtuosa commentano il caso dell’impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani che verrà localizzato in località Prignano.

«L’impianto di compostaggio – si legge nella nota – avrà una capacità di 32.000 tonnellate annue di organico e 15.700 tonnellate annue di strutturante, per complessivi 47.700 tonnellate all’anno. La popolazione servita si aggira intorno alle 200.000 unità.

Per dare un’idea basti pensare che il Comune di Fisciano insieme ai Comuni di Montoro e Mercato S. Severino raggiungono la quota di circa 56.000 abitanti.

Molti Comuni limitrofi saranno, pertanto, obbligati a conferire nell’impianto in oggetto, con la conseguenza che tutti i Comuni della fascia sud-occidentale e nord-occidentale, per conferire, dovranno necessariamente attraversare il nostro comprensorio. Aspetto che certamente avrà ripercussioni in termini di viabilità, di emissioni in atmosfera e di inquinamento acustico».

In merito alle ricadute sull’ambiente e sulla salute pubblica, gli attivisti di Montoro Virtuosa dichiarano che «la componente ambientale che desta più preoccupazione è l’atmosfera a causa delle emissioni gassose derivanti dai processi di digestione dei rifiuti ed all’immissione delle polveri dovute al transito degli autocarri o dei mezzi meccanici».

Motivi che a parere degli attivisti «dovrebbero spingere a valutare con la dovuta attenzione la realizzazione di un impianto così grande, soprattutto perché stiamo parlando di un territorio di altissima valenza ambientale e già gravato da attività impattanti.

Un territorio che chiede di salvaguardare al meglio le proprie risorse naturali e di non comprometterle per il futuro».

«Nel caso l’impianto si realizzi – si legge ancora nella nota – quale sarà il ristoro ambientale previsto per il Comune di Montoro? E quale la riduzione in bolletta della Tari per i cittadini?

Tra i documenti finora prodotti non vi è traccia di un piano economico-finanziario da cui si possa dedurre tutto ciò. Inoltre, nell’analisi degli impatti, con particolare riferimento a quello ambientale-paesaggistico, non viene in alcun modo considerato quello nei confronti dell’abitato di Montoro e di Mercato S. Severino, a differenza di quello di Fisciano. Eppure l’impianto si troverà più a ridosso dei primi».

«Ci chiediamo – concludono gli attivisti di Montoro Virtuosa – se tutto ciò sia coerente con le politiche di promozione turistica e di valorizzazione delle risorse agro/alimentari, di valorizzazione dei centri storici, di rilancio della qualità della vita.

Speriamo si ponga la giusta attenzione alla trasformazione che il nostro territorio sta subendo!»

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