Cronaca

Angri, attentato all’imprenditore Chiavazzo: i caschi dei killer esaminati dai Ris

Angri, agguato all’imprenditore Domenico Chiavazzo «Mimmuccio ‘a Satriana», 41 anni: accertamento dei Ris di Roma sui caschi indossati dai due potenziali killer per concludere l’indagine sul tentato omicidio ai danni dell’imprenditore ferito con tre colpi di pistola la sera del 25 maggio scorso.

Imprenditore Chiavazzo ferito ad Angri: gli accertamenti

Il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri sta svolgendo una serie di attività tecnico-scientifiche sui caschi indossati da Nicola Liguori e Alfonso Manzella, ritenuti i due autori del fallito agguato all’imprenditore, lo scorso 25 maggio, ad Angri.  Liguori e Manzella furono individuati grazie alle tracce di sangue ritrovate all’interno dei caschi, abbandonati in un bidone dei rifiuti. Poi, dai frame delle immagini di videosorveglianza, dai controlli sulla targa dello scooter, di nazionalità bulgara, che secondo le indagini serviva proprio a depistare il lavoro degli investigatori.

Il raid

L’imprenditore era alla guida di una Fiat 500 e stava percorrendo il cavalcavia di via delle Fontane quando si è visto puntare un’arma
contro e raggiungere da una raffica di proiettili. Tre sono andati a segno. Uno lo ha colpito al fianco, l’altro al torace, il terzo alla
gamba. La vittima ha cercato di investire lo scooter con i due killer. Quest’ultimo particolare è ancora al vaglio degli inquirenti.

Il veicolo utilizzato dai sicari è stato trovato sul posto, poco distante dal punto in cui è scattato il raid mortale.  Nessuna traccia dei due
individui che sono entrati in azione poco dopo le 21,30 di lunedì.

 


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