Cronaca

Incarichi irregolari all’Asl, i manager si difendono: “Tutto un equivoco”

I manager dell’Asl di Salerno accusati per incarichi illeciti e danno erariale si difendono. Parla Antonio Squillante, direttore dal 2012 al 2015.

“Tutto un equivoco”: i manager dell’Asl di Salerno si difendono dalle accuse

Tutto un grosso equivoco. Così i manager dell’Asl di Salerno si difendono in merito all’inchiesta che li ha portati ad essere accusati dall Corte dei Conti della Campania per gli incarichi illeciti. 

Il tutto è partito dalle indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno. I manager sono finiti nell’occhio del ciclone con l’accusa di illegittima attribuzione di incarichi dirigenziali e danni erariali da 2 milioni di euro. 

Secondo le indagini, sono state contestate una decina di posizioni pro-tempore, rinnovate di anno in anno e assegnate dopo il licenziamento dell’atto aziendale che assorbiva le vecchie 3 aziende sanitarie della provincia in un’unica Asl, prevedendo di conseguenza anche l’accorpamento di alcune strutture complesse.

«C’è un grosso equivoco, perché eravamo in blocco del turn over e potevamo indire solo avvisi interni – spiega Antonio Squillante, direttore generale dell’Asl dal 2012 al 2015 – Si sono dimenticati che essendoci il blocco del turn-over in Campania non potevamo avviare concorsi pubblici. L’unico modo per dare l’incarico, tra l’altro temporaneo, quindi, era solo attraverso avviso interno, con dirigenti nostri, per poter cancellare, così, quelle strutture che risultavano duplicate. Se avesse vinto un dirigente dell’Asl di Milano, ad esempio, non avrei potuto assumerlo, perché non era in conformità col blocco del turn over. Nella delibera, tra l’altro, c’è anche scritto che la nomina era temporanea, in attesa dello sblocco. Sono sicuro che anche questa vicenda si chiarirà, così come già avvenuto per altri procedimenti».

 

 

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