Cronaca

Incendio durante la festa di San Rocco, “Siano nel Cuore” presente interrogazione

SIANO. Un’interrogazione consiliare sull’incendio avvenuto a margine della festa patronale di San Rocco. Il gruppo consiliare di “Siano nel Cuore”, dopo il silenzio della Giunta Marchese sui fatti del 17 agosto, ha deciso di protocollare un documento in Comune per chiedere conto alla maggioranza di quanto accaduto il mese scorso.

Tutto è specificato in una nota a firma del capogruppo Antonio Buonaiuto, inviata anche al prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, al comando provinciale dei Vigili del Fuoco, e al presidente della Comunità montana Irno-Solofrana, Antonio Rescigno.

«Durante il tradizionale Palio dei Fuochi in onore di San Rocco, si è verificato un incendio che ha interessato una vasta area montana, adiacente la zona di sparo, domato grazie all’intervento di diverse unità dei Vigili del Fuoco, oltre che dei volontari delle locali associazioni di Protezione civile», ha spiegato Buonaiuto, che ora pretendere un’operazione di verità da parte del sindaco Giorgio Marchese.

«Vogliamo conoscere quali azioni ha intrapreso, nei giorni precedenti il 17 agosto, al fine di prevenire gli incendi nella zona di sparo ed aree limitrofe, se è stato stillato un piano traffico ad hoc, se è stata, ed eventualmente da chi, effettuata una bonifica dell’area dopo il Palio e se di tale attività esiste un apposito verbale che accerti l’eventuale esistenza e consistenza di materiale pirotecnico inesploso. Vorremmo comprendere anche se sono state rispettate le procedure per la richiesta di suolo pubblico».

Buonaiuto ha chiesto, inoltre, copia della delibera di Giunta numero 137 del 7 agosto scorso, avente oggetto “Approvazione documento pianificazione per la Sicurezza in occasione della festività di San Rocco”, oltre al decreto sindacale attivazione del Centro operativo comunale, la delibera del piano traffico, il verbale di bonifica dell’area e il documento del briefing previsto per il 20 agosto scorso, così come riportato nel già citato Piano per la sicurezza.

«Sono richieste legittime. Siano e la sua comunità meritano di conoscere la verità su quanto accaduto», ha concluso Buonaiuto.

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