Cronaca

Inchiesta sull’assenteismo all’ospedale di Salerno: l’accusatore rischia la calunnia

Il grande accusatore nell’inchiesta sull’assenteismo al Ruggi, Enrico Severino, rischia il processo per diffamazione aggravata nei confronti di Carmine De Chiaro e Carmela Di Paolo, entrambi assistiti dall’avvocato Gino Bove.

La richiesta di rinvio a giudizio sarà valutata nel corso dell’udienza preliminare fissata il 13 settembre, davanti al Gip Pacifico. Secondo l’accusa del Pm Rotondo, Severino avrebbe diffamato nel corso della trasmissione L’Arena, su Rai 1, condotta da Massimo Giletti, Carmela Di Paolo affermando, “di essere stato costretto nella su qualità di infermiere a timbrare per lei il badge marcatempo e di essere stato costretto a iscriversi al sindacato al quale apparteneva la stessa Di Paolo in ragione del rapporto gerarchico e perchè la stessa lo minacciava di impedirgli o ostacolargli l’effettuazione dello straordinario presso altri reparti del Ruggi”. Stesso capo di imputazione riguarda la posizione di Carmine De Chiaro.

L’accusa di calunnia

Inoltre Severino è accusato di calunnnia perchè, secondo l’accusa, accusa De Chiaro, sapendolo innocente, di violenza privata e di violenza per far commettere un reato. Accuse mosse durante la seduta del procedimento disciplinare svoltosi presso il Ruggi e con dichiarazioni rese all’autorità giudiziaria. Lo stesso Severino è indagato on un altro procedimento per calunnia ai danni sempre della Di Palo e la cui udienza preliminare si terrà a ottobre davanti al Gip Zambrano.

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