Cronaca

Inps, 35 indagati per false assunzioni

Consulenti, professionisti, commercialisti e procacciatori di personale per false assunzioni in imprese fantasma con un raggiro milionario ai danni dell’istituto di previdenza sociale, il sostituto procuratore Roberto Lenza ha concluso le indagini inviando l’avviso a 35 persone a vario titolo coinvolte nell’ inchiesta.

Secondo la Procura di Nocera Inferiore, responsabili di patronati, factotum e professionisti che creava imprese fantasma per la costituzione di rapporti di lavoro fittizi, formavano un’organizzazione criminale.  I 35 indagati ai quali è stato inviato l’avviso di conclusione delle indagini sono quelli lambiti dall’ inchiesta che a giugno scorso ha portato all’ arresto degli ispettori dell’istituto di previdenza corrotti e che coadiuvavano l’attività del gruppo, inserendo le pratiche per ottenere le indennità previdenziali.

Sono finiti sotto accuse anche gente della politica paganese, come Renato Cascone, ex consigliere comunale e consulente del lavoro che, insieme ad Anna Pepe, provvedeva a comunicare al centro per l’impiego i nominativi dei lavoratori fittizi.

Indagato anche Gianluca Santilli, fratello di Francesco già coinvolto nell’ indagine. Avviso di conclusione delle indagini pure per Luigi Mongibello, consigliere comunale che nella sua veste di dipendente dell’ufficio postale di Pagani, all’ epoca dei fatti avrebbe fornito ai finti lavoratori un aiuto nella fase dell’incasso dei bonus di indennità.

Vanno al processo anche i fratelli Napolano e Toscano per dichiarazioni accusatorie agli inquirenti, spiegando il sistema della truffa ai danni dell’istituto di previdenza.

Concluse le indagini su altro elemento importante dell’organizzazione, Antonio Lamberti, funzionario dell’Inps di Nocera Inferiore addetto al controllo dei dati anagrafici e dei periodi di assunzione dei lavoratori. Le accuse contestate vanno dall’ associazione per delinquere, alla truffa aggravata, alla corruzione. Quest’ultima accusa viene contestata a Mario Ventre, funzionario dell’Ispettorato del lavoro di Salerno, addetto alle ispezioni alle cooperative che avrebbe ricevuto da Renato Cascone e da Carmine Toscano, in cambio di mancati controlli o di ispezioni favorevoli, un incarico di consulenza per la figlia Angela Manuela Ventre in una ditta di Toscano ricevendo, per la sua attività, dei pagamenti.

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