Cronaca

Inquinamento, da Goletta Verde dati allarmanti per i fiumi Irno e Sarno

Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, ha riportato dati allarmanti. A seguito del monitoraggio delle acque effettuato su 30 punti d’interesse ben 16 presentavano cariche batteriche elevate, tra i quali anche i fiumi Irno a Salerno, del Torrente Savone a Mondragone, del fiume Sarno e dello sbocco del canale di Licola a Pozzuoli. Sono ben 8 anni consecutivi che Legambiente conferisce tale giudizio ai due corsi d’acqua. Una situazione che mette a rischio la maggior parte delle risorse idriche non solo della provincia ma di tutta la regione.

Per questo Legambiente chiede che la carenza depurativa e l’attuazione del servizio idrico integrato in generale diventi davvero la «priorità del neo istituito Ente Idrico Campano, al cui capo è posto un Comitato Esecutivo costituito da 20 Amministratori dei comuni campani».

In provincia di Salerno sono stati effettuati in totale 11 campionamenti, 9 dei quali risultanti una concentrazione di elementi inquinanti oltre i limiti di legge. I corsi d’acqua giudicati fortemente inquinati sono: la foce del fiume Irno a Salerno; la foce del Tusciano a Battipaglia; lo sbocco del canale di scarico presso Marina di Eboli; la foce del rio nei pressi di via Posidonia a Laura di Capaccio; la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano; la foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano; la foce del fiume Bussento a Policastro Bussentino (Santa Marina).

“Solo” inquinati i campioni della foce del Solofrone tra Capaccio ed Agropoli e del Capo di Fiume in località Torre di Paestum – Licinella.

 

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