Cronaca

Era intestatario di beni del clan di Matteo Messina Denaro: in carcere 59ennne

SAN MARZANO SUL SARNO. È un 59enne di San Marzano sul Sarno quello che è stato riconosciuto responsabile di essersi intestato fittiziamente beni riconducibili al clan di Matteo Messina Denaro, ritenuto l’attuale capo di Cosa Nostra.

Si intestava beni del clan: i dettagli

Questa è la decisione presa dalla Cassazione che ha respinto il ricorso in Appello presentato dall’uomo, Vincenzo “’o aulivaro”, Vincenzo Torino, che quindi dovrà scontare 3 anni e 3 mesi di reclusione.

Ad arrestare il marzanese è stata la polizia di Sarno.

Torino era stato finito al centro di un’indagine della Dda di Trapani sui beni del “capo dei capi”.

L’uomo l’attività di venditore ambulante di olive e proprio in funzione di questa attività, dato che la zona di Trapani è tra le maggiori produttrici di olive di qualità, in occasione degli approvvigionamenti della materia prima in terra siciliana, Torino avrebbe avuto contatti con la realtà locale e sarebbe venuto a conoscenza della possibilità di ricevere in fitto dal tribunale l’azienda “Fontane d’oro sas” di Campobella di Mazzaro, una società riconducibile a persone nell’orbita di Messina Denaro, un oleificio finito da anni al centro delle inchieste della Dda.

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