Cronaca

Ises, l’appello di una madre: «…ha nostalgia di questo posto»

EBOLI. Come riporta il quotidiano “La Città”, Rosetta, la madre di Yuri, lancia un appello che va ad unirsi a quello di altre famiglie a cui viene negato lo stesso diritto. Pare che siano soltanto burocratiche le cause che coinvolgono famiglie di circa 230 pazienti, tra possibile fornitura di assistenza domiciliare, ambulatoriale e ricoveri. «Ieri sera mio figlio ha voluto fare tre volte il giro intorno alla struttura, è scoppiato a piangere perché ha nostalgia di questo posto. Voleva controllare se le luci fossero accese. Per lui non esistono altri centri…».

Con la tristezza nel cuore, viene raccontato da questa madre il bisogno del figlio di continuare a ricevere assistenza presso l’Ises. La nuova sede dovrebbe permettere di accogliere i pazienti in totale sicurezza, tuttavia, i tempi continuano a dilatarsi e a pesare sulle spalle degli “ultimi”.

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