Eventi e cultura

La rassegna di Liguori: terzo appuntamento: Anna Giurickovic Dato al bar e in boutique

 

BATTIPAGLIA/SALERNO. Terzo appuntamento con “la letteratura al bar e in boutique”, rassegna letteraria curata da Gianluca Liguori,  domenica 4 giugno al Bar Capri di Battipaglia e lunedì 5 da Sciglio a SalernoLa figlia femmina, romanzo d’esordio della giovanissima scrittrice Anna Giurickovic Dato, pubblicato da Fazi e candidato al Premio Strega, al centro del doppio appuntamento della rassegna letteraria curata da Gianluca Liguori.

Terzo incontro stagionale con la rassegna letteraria itinerante, a cura di Gianluca Liguori, che porta i libri fuori dai contesti canonici.

Domenica 4 giugno, alle ore 19, al Bar Capri di Battipaglia, in via Pastore 42, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, presentazione de La figlia femmina, romanzo d’esordio della giovanissima (classe 1989) scrittrice Anna Giurickovic Dato, pubblicato nella collana Le Strade da Fazi e presentato al Premio Strega da Maria Ida Gaeta e Giuseppe Leonelli.

Con il curatore della rassegna e l’autrice interverrà lo scrittore Gianfranco Di Fiore. L’incontro si replica il giorno seguente, lunedì 5 giugno, sempre alle 19, in centro storico a Salerno, nella suggestiva cornice della boutique Sciglio Vintage, in via Duomo 46.


 

L’autrice

 

Anna Giurickovic Dato, classe 1989, è nata a Catania e vive a Roma. Nel 2012 un suo racconto si è aggiudicato il primo posto al concorso Io, Massenzio in seno al Festival Internazionale delle Letterature di Roma. Nel 2013 è stata finalista al Premio Chiara Giovani e ha pubblicato l’antologia di racconti Se mi distraggo perdo (Gorilla Sapiens). La figlia femmina è il suo primo romanzo.


 

Il libro

 

La figlia femmina è il duro e sorprendente esordio di Anna Giurickovic Dato. Ambientato tra Rabat e Roma, il libro racconta una perturbante storia familiare, in cui il rapporto tra Giorgio e sua figlia Maria nasconde un segreto inconfessabile.

A narrare in prima persona è la moglie e madre Silvia, innamorata di Giorgio e incapace di riconoscere la malattia di cui l’uomo soffre. Mentre osserviamo Maria non prendere sonno la notte, rinunciare alla scuola e alle amicizie, rivoltarsi continuamente contro la madre, crescere dentro un’atmosfera di dolore e sospetto, scopriamo man mano la sottile trama psicologica della vicenda e comprendiamo la colpevole incapacità degli adulti di difendere le fragilità e le debolezze dei propri figli. Quando, dopo la morte misteriosa di Giorgio, madre e figlia si trasferiscono a Roma, Silvia si innamora di un altro uomo, Antonio. Il pranzo organizzato dalla donna per far conoscere il nuovo compagno a sua figlia risveglierà antichi drammi.

Una cruda storia familiare che esplora i lati più oscuri e inconfessabili dell’animo umano: il rapporto ambiguo di una madre e una figlia di fronte al peggiore dei crimini, la violenta perdita dell’innocenza, la solitudine che si annida anche nei contesti apparentemente più intimi e sicuri.

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