Cronaca

La tragedia di Rigopiano diventerà una miniserie tv

Ventinove vittime, undici sopravvissuti, le famiglie coinvolte. E poi gli eroi, quei soccorritori fatti salire sul palco dell’Ariston, durante la prima serata del festival di Sanremo.

Rappresentanti di Guardia di finanza, Croce Rossa, Soccorso alpino, Esercito, Protezione civile, Vigili del fuoco. Il minimo comune denominatore è l’hotel Rigopiano.

Ed è di tutti loro che parlerà la miniserie pensata dalla Taodue, la società di produzione televisiva e cinematografica del gruppo Mediaset.

È passato poco meno di un mese dalla tragedia dell’hotel Rigopiano, travolto da una valanga sul Gran Sasso, definita la più grave in Italia dal 1916. La storia che sarà raccontata in una miniserie tv di quattro puntate, da 50 minuti l’una, intitolata “La valanga” e prodotta da Taodue. Lo ha annunciato Pietro Valsecchi (nella foto), amministratore delegato di Taodue, in un comunicato.

pietro valsecchi

«È un progetto molto importante – spiega l’amministratore delegato di Taodue, Pietro Valsecchi, in una nota – Lo stiamo scrivendo con il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, familiari delle vittime, soccorritori».

L’inizio delle riprese è fissato a settembre, la messa in onda delle quattro puntate a gennaio 2018, a un anno dalla tragedia: «Sono state giornate che abbiamo seguito tutti con emozione e partecipazione – continua Valsecchi – in un’alternanza di sentimenti. La trepidazione per chi era intrappolato, il sollievo per chi è stato salvato, la commozione per le vittime, l’ammirazione per chi ha lottato fino all’ultimo per salvare vite umane e infine anche la legittima domanda che tutti si pongono: si poteva evitare questa tragedia?».

L’obiettivo è «far luce sulla verità dei fatti e insieme rendere omaggio alle vittime e a tutti quegli uomini e donne che in condizioni proibitive e a rischio della loro stesa vita, non si sono risparmiati, lavorando senza tregua per cercare i superstiti».


L’ira dei superstiti e dei familiari delle vittime

 

 

«Ma non ci posso credere. Premesso che non lo guarderei, mi sembra prematuro. Se proprio vuoi fare un film sarebbe il caso di lasciar passare un po’ di tempo». Giorgia Galassi, la studentessa universitaria estratta viva dalla macerie dell’hotel Rigopiano dopo 58 ore, non usa mezze parole per commentare, sul Corriere della Sera, la serie tv di quattro puntate sulla tragedia dell’hotel travolto da una slavina dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Il progetto a cui sta lavorando il produttore Valsecchi ha suscitato indignazione e sgomento tra i superstiti.

Giampiero Parete, il cuoco che diede per prima l’allarme e che ha vissuto 58 ore tra paura e speranza prima che la moglie e i suoi bambini venissero estratti vivi, esprime tutta la sua indignazione: «ma lo possono fare? Non si può impedire? Potrebbero anche lasciar perdere. A momenti non hanno manco fatto i funerali di tutte le vittime, e stiamo già a farci il film? Ci vuole rispetto e sensibilità, in certe cose».


La morte di Stefano Feniello

 

Tra le vittime dell’hotel Rigopiano, c’è il salernitano Stefano Feniello.

Leggi:

 

http://salerno.occhionotizie.it/barra/valanga-allhotel-rigopiano-stefano-feniello-morto/


http://salerno.occhionotizie.it/cronaca/hotel-rigopiano-alessio-feniello-ora-chiede-giustizia/


http://salerno.occhionotizie.it/notizie-dal-territorio/morte-stefano-feniello-lo-sfogo-papa-alessio-devo-ringraziare/


http://salerno.occhionotizie.it/cronaca/alessio-feniello-pomeriggio-5-ora-vi-faccio-passare-guai/


 

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