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L'aspirina riduce il rischio di cancro prostatico, sbalorditiva la ricerca clinica

Il tumore maschile più frequente, ovvero il cancro alla prostata, un problema che ha ben 42.800 casi in Italia, pare che possa essere contrastato con uno dei farmaci più utilizzati al mondo: l’aspirina. Dunque, un’arma in grado di proteggere non solo le malattie cardiovascolari, ma anche ridurre il 40% del tumore alla prostata e la protezione sale addirittura del 60% se viene assunta per regolarmente per ben 5 anni.

L’International Journal of Cancer, coordinato dalla SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) ha generato questo accurato studio scientifico. Indagando (con una modalità retrospettiva) i ricercatori hanno avuto la possibilità di somministrare una ridotta dose di aspirina con un ridotto rischio di tumore prostatico. Il database in questione si chiama, Health Search e da oltre 15 anni è attivo nel campo della ricerca clinica. Egli ha un target di 1,2 – 1,5 milioni di pazienti e, quelli selezionati per lo studio, per ragioni di metodo, presentano un evento di cardiovascolare o cerebrovascolare ischemico, ovvero sono proprio quei pazienti a cui viene sottoposto un trattamento di Aspirina a basse dosi.

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