L'autocertificazione per non pagare il canone Rai in bolletta

La rivoluzione del pagamento del canone Rai porta con sé una serie di dubbi e interrogativi per i cittadini.

La previsione di cui alla legge di stabilità, secondo la quale sembra proprio che debba dirsi addio al vecchio bollettino, rende più difficile l’evasione e, per tutti coloro che hanno sempre illegittimamente evitato questa tassa, non sarà agevole trovare vie di fuga (leggi anche: “Canone Rai, ultima puntata: 10 rate in bolletta ma mentire sarà sempre reato”). Inserire la voce relativa al canone Rai all’interno della bolletta della luce rende davvero complicato “dimenticare” tale pagamento.

Tuttavia, non sempre bolletta della luce vuol dire canone.

C’è, infatti, una serie di ipotesi in cui quest’ultimo non è dovuto.

Ciò avviene, innanzitutto, nel caso in cui non si possiede la televisione o nel caso in cui l’apparecchio televisivo sia ceduto, venduto o rottamato.

Inoltre, occorre precisare che il canone di abbonamento è, in ogni caso, dovuto una sola volta con riferimento agli apparecchi che sono detenuti o utilizzati non solo dallo stesso soggetto ma anche dai soggetti che appartengono alla stessa famiglia anagrafica.

Esso, peraltro, è dovuto solo con riferimento all’abitazione di residenza, con la conseguenza che nel caso in cui un medesimo soggetto sia intestatario di più di un’abitazione, il canone sarà dovuto una sola volta.

Cosa fare allora per evitare di pagare indebitamente il canone?

Dato che l’addebito sembrerebbe essere automatico, è necessario preparare un’autocertificazione, nella quale si dichiarano le ragioni per le quali il canone non è dovuto. Con la consapevolezza che a dichiarare il falso si rischia di incorrere in sanzioni penali.

L’autocertificazione è fatta ai sensi dell’articolo 46 del d.p.r. numero 445 del 28 dicembre 2000 e va spedita tramite raccomandata a/r all’Agenzia delle Entrate di Torino o consegnata a mano all’ufficio territoriale più vicino.

Fac-simile autocertificazione

Spett.le

Agenzia delle Entrate

Direzione Provinciale I di Torino

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