Inchiesta

Laviano: c’era una volta un plastico rinchiuso in un castello

LAVIANO. C’era una volta una principessa rinchiusa in un castello in attesa che il grande amore arrivasse a salvarla. Iniziano così tutte le fiabe, eppure questo è un caso abbastanza singolare.

La vicenda riguarda un “plastico” che è la riproduzione su scala di Laviano prima del sisma dell’Irpinia nel 1980 che rase al suolo il paese. Tutto ha inizio nel 2010 quando l’allora sindaco Rocco Falivena fece riprodurre un plastico del paese, minuziosamente furono rapportate strade e case.

Il progetto coinvolse tutti i lavianesi, in tanti fornirono foto e filmati così da poter permettere la ditta commissionata a riprodurre il tutto. Il luogo scelto per custodire questo prezioso tesoro fu l’antico castello normanno che si trova ai confini di Laviano. Il plastico è possibile ammirarlo ancora oggi in una stanza del castello, il lavoro costò circa 25mila euro.




Lo strano caso del plastico

In molti hanno preso a cuore la questione. Tra loro, un lavianese “forestiero” Vincenzo D’Antona.

Vincenzo non abita a Laviano, ma segue da anni le vicende del paese, tramite i social spesso lo esalta, altre lo bacchetta. Sono anni che si batte perché il plastico venga trasferito in un luogo più accessibile, al comune o alla biblioteca comunale, poiché salire al castello è quasi impossibile per chi ha problemi di deambulazione.

“Ad Agosto 2017, io con altri, abbiamo fatto una petizione protocollata in comune  – ci racconta Vincenzo D’Antona – ho ipotizzato che forse ci fossero problemi tecnici nel smontarlo, magari poteva subire dei danni quindi ho parlato con chi lo ha costruito mi hanno detto che è possibile smontarlo e riposizionarlo in altro luogo.

La ditta, che è di Cava dei Tirreni, sarebbe anche disposta a venire per un eventuale trasferimento, ovviamente con retribuzione. Chi avrà occasione di visitare il castello potrà trovare il plastico accantonato in un angolo, impolverato oltre a notare che il vetro ha una larga lesione. Io ero presente quando nel 2010 ci fu l’inaugurazione fu davvero emozionante rivedere la riproduzione delle antiche strade di Laviano”.




Perché fu messo li?

“Si pensava che fosse un posto ideale, l’idea fu del sindaco, l’intento era quello di far riparare la strada per accedere al castello ma i lavori non sono mai iniziati, l’idea era bella ma alla fine per la strada sconnessa gli anziani vanno prima al cimitero che rivedere il loro paese.”

Il sindaco cosa rispose alla petizione?

“Nulla! Sto ancora aspettando, avevamo chiesto il trasferimento del plastico in una sede idonea per essere visto da tutti. Pare che, voce di popolo, io non merito risposta dato che non sono residente a Laviano. Eppure quando nel 2013 mi permise di aprire il castello e accogliere gli ospiti mi ringraziò pubblicamente anche se non ero residente.”

Si spera che quest’anno sia quello buono per trovare una soluzione e mettere fine a questa incresciosa vicenda che sta tormentando i lavianesi da molti anni, oltre al fatto che molti soldi sono stati spesi, con il tempo, la non corretta areazione, sta deteriorando l’intera struttura. Probabilmente un urto ha causato una profonda spaccatura al vetro sovrastante e da lì sta entrando la polvere che sta rovinando la struttura. Si è riusciti a ricostruire un paese ma non si riesce a riportare un plastico al paese.

“Non sono residente a Laviano dagli anni 80 ma sono nato vicino al Castello, ho giocato, vissuto, conosco tutto il paese e ne ero innamorato, vederlo nel Plastico in un angolo del Castello mi riempie di rabbia, ricordo che quando ho fatto il Custode del Castello per tre settimane, notavo le persone emozionate nel ricordare il loro Passato, ho visto la commozione negli occhi di chi ha lascito laviano per cercare fortuna in altre tere, io da Castellano spiegavo a loro tutte le strade i vicoli, cercando di far rivivere il paese.”

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