Cronaca

Le "Ramblas" a via Mazzini: Battipaglia come Barcellona

BATTIPAGLIA. Una grande isola pedonale da via Mazzini a via Italia, che colleghi piazza Amendola e piazza Aldo Moro, fino alla stazione ferroviaria. Era questo il sogno dell’ex sindaco Giovanni Santomauro, mai realizzato per mancanza di tempo, fondi e per i problemi giudiziari che, nel maggio 2013, hanno spezzato ogni ambizione di quell’Amministrazione. Un sogno che potrebbe essere ripreso dalla sindaca Cecilia Francese, che sta pensando ad un progetto di completa rivisitazione del centro. La zona a traffico limitato, organizzata con le modalità degli ultimi anni e programmata dall’attuale Amministrazione nei fine settimana di agosto, ai commercianti non piace.

E, in verità, neppure alla prima cittadina, intenzionata a guardare oltre. L’idea di un’isola pedonale in centro, sperimentata con successo in molte città italiane, prevede tempi lunghi e spese ingenti. Nell’attesa, la sindaca Francese sta lavorando ad un piano di chiusura di via Mazzini in tutti i fine settimana e nei giorni festivi, non solo di sera, con attrattive che potrebbero richiamare molte più persone di quelle viste nell’ultimo weekend. Una soluzione che dovrebbe essere attuata a breve. Il modello Barcellona.

Il modello è quello delle Ramblas di Barcellona, con le dovute proporzioni, da concretizzare con una serie di eventi da organizzare tra via Mazzini e via Italia, con l’aiuto dei locali della zona. I gestori dovrebbero essere invitati dal Comune a pianificare un cartellone di eventi nei giorni e negli orari della ztl. In cambio, l’ente garantirebbe a tali locali agevolazioni fiscali, non facendo pagare l’occupazione del suolo pubblico in occasione di eventi. L’intero piano dovrebbe essere supportato da un’adeguata informazione alla cittadinanza, da una segnaletica efficiente che conduca le auto alle zone di sosta in via Matteo Ripa ed in via Plava, oltre che da attrattive di qualità. Consentendo alla gente di avere un motivo in più per recarsi in centro e passeggiare tra via Mazzini e via Italia, lasciando l’auto nelle zone di sosta ai confini della ztl. Solo a queste condizioni, i commercianti sarebbero pronti a fornire il loro appoggio all’idea di una ztl che, al momento, crea più danni che vantaggi alle attività del centro.

Le reazioni degli operatori. «Sono contrario alla ztl fatta in questa maniera – dice Tiziano De Vitadel Café Verlaine in via Italia – in questo modo si decentra il traffico. Bisogna trovare altre soluzioni se si vuole chiudere la strada, creando parcheggi e navette gratuite. Non si può chiudere una strada senza fornire servizi adeguati. L’idea degli eventi musicali? Questa potrebbe essere una valida attrattiva, ma siamo in ritardo rispetto ad altre città. Abbiamo già fatto scappare la gente».

Dello stesso avviso Mariagiovanna Nigro (Caffe del Corso in via Italia): «Con via Mazzini chiusa diminuisce il movimento in città. Fatta così, la ztl è controproducente. Bisogna realizzare eventi per attirare la gente». Per Christian Contegiacomo (Dolce Babà su via Mazzini), «la ztl è un problema perché non ci sono parcheggi e non si sono attrattive. Perché la gente dovrebbe venire a Battipaglia? Con eventi ed attrattive i locali funzionerebbero e ci sarebbe un reale ritorno». Aniello Cappetta (Royal Bar su via Mazzini) è a favore della ztl «perché la ritengo un’opportunità. Ma deve essere accompagnata da un discorso generale di riqualificazione del corso e da valide attrattive». Per Grazia De Rosa (Bar Cerasella in piazza Amendola) «è giusto pensare alla ztl, ma solo se accompagnata da attrazioni, manifestazioni ed eventi».

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