Curiosità

La leggendaria storia della Madonna della Neve del monte Cervati

In provincia di Salerno vi è un monte che per lungo tempo è rimasto inesplorato. Il monte Cervati, abitato da lupi ed altri predatori, aspro e selvaggio che per decenni nessuno aveva mai osato scalare. Ma un giorno si avventurò un cacciatore spinto dall’audace curiosità…

Il monte Cervati e la Madonna della Neve

Il cacciatore iniziò una scalata, districandosi in un labirinto di abeti, non trovò però lupi e nessun predatore. La pace e l’armonia regnavano sovrane e giunto, lì dove la montagna è più alta, a strapiombo, si sedette su un masso e si mise ad ammirare il paesaggio. Vedeva tutto più chiaramente. Boschi, paesi ai piedi delle colline e nel pascolo le pecore brucare. Buttando l’occhio più in là, riusciva a scorgere il mare.


Madonna della neve


La sorpresa

D’un tratto, una colombella si posò a tubare su un ramo di ontano che gli pendeva sulla testa. Cercò di spaventarla, ma quella continuò; imbracciò allora il fucile e si alzò. La colombella, volando di ramo in ramo, con incredibile facilità gli sfuggiva. Alla fine sparì tra i rovi. Arrabbiato, per l’inaspettato fallimento, cominciò a tagliare i rovi col suo coltello. All’improvviso si fermò davanti alla stretta imboccatura di una grotta.

In quella grotta vi trovò una statua della Madonna che guardava insieme alla colombella, che si era posata ai suoi piedi. Il cacciatore, che era rimasto immobile per lo stupore, s’inginocchio a pregare.

Ritornato in paese, raccontò ai compaesani la sua avventura. Da allora il monte Cervati fu frequentato dai residenti del posto, che non hanno mai interrotto il culto per la Madonna della Neve.

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