Curiosità

L’unione fa la forza? Lettera aperta alle Istituzioni Comunali di Eboli, Montecorvino e Giffoni Valle Piana

Ad Eboli, sabato 9 aprile si è tenuto il convegno, Matteo Ripa da Eboli a Pechino, presso la Sala Polifunzionale del Museo Archeologico Nazionale

Ad Eboli, sabato 9 aprile si è tenuto il convegno, Matteo Ripa da Eboli a Pechino, presso la Sala Polifunzionale del Museo Archeologico Nazionale. L’analisi e la riflessione sull’eclettica figura di Matteo Ripa, sacerdote e missionario in Cina, incisore imperiale alla corte di Kangxi (dinastia Qing), cartografo di Giorgio I d’Inghilterra, ideatore del collegio dei cinesi e degli Indiani a Napoli (attuale Università “l’Orientale”), hanno posto le basi per la proposta – forse utopica? –  avanzata dal professore Vincenzo Paudice, già docente di Progettazione e Tecniche pittoriche, di collegare, congiungere, in una più intima e salda relazione, l’Oriente e l’Occidente, un dialogo di confronto, di sviluppo e di integrazione di popoli di etnie diverse.

Eboli Via Castello 2

Un ponte simbolico che tramuta in un “Percorso della memoria, un viaggio alla ri-scoperta dei luoghi, tanto cari a Matteo Ripa, frequentati, vissuti fino all’età di sedici anni. Spazi di giochi, di ispirazione, di formazione, un vero crocevia di ricordi, sentimenti ed emozioni, che i greci amano enfatizzare con Oikos, ossia le confortevoli mura, focolaio, della propria abitazione (anima). Un progetto ‘visionario’ e ‘avanguardistico’ quello del sacerdote e missionario ebolitano (partito per la Cina nella prima metà del Settecento, e rientrato con un’unica volontà, costruire un Collegio dei Cinesi a Napoli), nonché fine incisore, un amore per l’arte che affonda le sue radici in tempi lontani, quelli dlla tenera adolescenza.

A fronte dei contributi di Matteo Ripa, per la città di Eboli, in quanto custode di suggestioni pittoriche provenienti da quei luoghi simbolo della memoria, come Santa Maria ad Intra (sede dell’affresco che celebra la Madonna del Soccorso, con a fianco il S. Michele guerriero che uccide il Drago), Santa Maria de Reto (la chiesa rupestre posta sull’argine destro del Vallone Tiranna, che conserva, tra i tanti e in cattivo stato – con l’augurio che gli enti di riferimento prendano provvedimento – l’affresco di una Battaglia navale,  cannoni, grovigli di remi e lampi di fuoco che si annullano alla supplica della Vergine Maria e un adolescente Gesù Bambino), il complesso monastico di S. Antonio De Vienne, sede claustrale delle monache benedettine, il vicolo delle Monache, le strette viuzze che sbucano sulla Piazza Atrizzi, Porta Dogana e S. Francesco (due importanti piazze di ritrovo collettivo e religioso), Via del Castello, l’ex Badia di S. Pietro Apostolo (luogo di studio e formazione); e della vicina Montecorvino, città natale del frate Giovanni da Montecorvino, giunto a Khanbaliq (Pechino) sul finire del 1293, sinologo, evangelizzatore della Cina e primo Arcivescovo di Pechino, che alla morte fu venerato come beato dalla Chiesa e come santo dai cattolici cinesi.

Eboli

Il professore Paudice, con un ‘auspicabile’ coinvolgimento, anche, del comune di Giffoni, in quanto paese natio della famiglia Ripa, propone, la nascita di un itinerario che leghi i territori dei due grandi missionari salernitani che in terra straniera, tra insidie e pericoli, hanno portato avanti, con perseveranza e fede, il loro Credo Spirituale.

Un “Percorso della memoria”, distribuito sulla scia temporale e spaziale dei sentimenti, dell’Oikos, che oltre a prendere forma in un laboratorio didattico sulla tecnica dell’incisione, accompagni ‘fisicamente’ i ‘nuovi’ visitatori, italiani, cinesi e non solo, lungo quei territori, a sud di Salerno – Eboli, Montecorvino e Giffoni Valle Piana –, in cui scorrazzavano felici e giovanissimi, Matteo Ripa e Giovanni da Montecorvino.

Eboli Chiesa delle Benedettine e casa natale di Matteo Ripa

A questo punto, a distanza di oltre due secoli e mezzo – esattamente duecentosettantasei anni – dalla scomparsa di Matteo Ripa, è lecito chiedersi se la proposta avanzata dal professore ebolitano sarà presa in carico dalle amministrazioni comunali dei territori sopra citati?

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio