Cronaca

Salerno, la lettera dei senegalesi: “Diciamo la nostra sul lungomare”

SALERNO. Diciamo la nostra sul Lungomare.

Il Lungomare, che tutti attaccano, tutti strumentalizzano, tutti associano all’insicurezza come se fosse una zona di guerra, mentre tutti sanno che la zona del Lungomare è più sicura di casa loro, perché tutti sanno qui a Salerno che le forze dell’ordine sono formate da uomini e donne che lavorano sul campo, più fuori che negli uffici.

In modo particolare il Questore in persona, che io lo ho conosciuto proprio a Lungomare e tantissimi altri funzionari delle forze dell’ordine e tutti sanno che Lungomare non ha nessun problema di sicurezza.

Ma diciamo la verità, qual è il problema del Lungomare?

È una zona dove lavorano i più deboli socialmente, i più esposti, utili a nascondere i problemi degli altri cittadini, sulla quale tanti politici cercano di guadagnare voti ed una parte della stampa cerca cronaca per completare le pagine dei giornali e vendere.

Ma tutti sanno che a Lungomare non ci sono problemi.

Quante bugie hanno raccontato per fare diventare Lungomare una zona di guerra contro gli immigrati, la cui unica arma è la loro merce che vendono per potere fare vivere la loro famiglia qui a Salerno così come quelli che aspettano nei loro paesi.

La nostra unica arma è di preservare la nostra dignità.

Anche se non abbiamo più soldi per pagare l’affitto, anche se non abbiamo più soldi per pagare l’assicurazione, anche se non raggiungiamo più il minimo necessario per rinnovare il nostro permesso di soggiorno, anche se siamo in difficoltà per mantenere i nostri figli e farli vivere qui a Salerno: non chiediamo mai l’elemosina, non vendiamo mai la droga, non rubiamo mai, non ci associamo alla criminalità.

Perché in questa città in cui viviamo da più di trenta anni sfido chiunque a verificare se abbiamo mai fatto qualche crimine e chiedo, in più: “secondo voi la merce che noi vendiamo, chi li compra?”.

Le lavoratrici ed i lavoratori onesti che non si possono permettere di comprare alcune cose che servono alle loro figlie e ai loro figli e le vengono a comprare de noi.

Sopravvivere non è un reato e, per favore, non mi parlate delle tasse, perché le tasse le paghiamo più di tanti italiani e anche ad esse sono legati i nostri permessi di soggiorno.

Diteci, allora, che volete vivere in una città in cui solo i ricchi hanno diritto di vivere, perché non esiste da nessuna parte nel mondo una città in cui tolgono un posto a 300 padri e madri di famiglia per darlo esclusivamente ad altre persone, come è accaduto a Salerno con un’associazione di ambulanti in cui non c’è nessuno straniero, con pochi membri, e come è stato riconosciuto dallo stesso Sindaco che ha detto che i senegalesi “li abbiamo spostati dal Sottopiazza della Concordia anche alla luce delle esigenze degli ambulanti locali”.

E noi chi siamo, non siamo anche noi ambulanti locali? Non abbiamo gli stessi diritti di tutti gli altri ambulanti? O c’è qualcuno in città che comanda più di altri, che ha più diritti di altri?

C’è da dire anche un’altra cosa sul Lungomare.

Io vedo sempre l’autorità municipale andare a Lungomare accompagnato dalle forze dell’ordine, dimenticando che ha un servizio più adatto che si chiama ‘servizi sociali’, a meno che questo servizio non è per gli stranieri.

Sono loro che hanno accolto giustamente le persone richiedenti asilo dicendo che Salerno è una città accogliente, ma non si possono accogliere le persone e lasciarle fuori senza luoghi in cui dormire e senza niente, compresi alcuni minorenni che dormono fuori, sapendo che le norme internazionali lo vietano.

Tutti attaccano Lungomare perché, si pensa, noi non votiamo. Ed anche su questo molti si sbagliano, perché alcuni di noi votano in quanto italiani anche se neri. Il punto è che non siamo venduti.

Noi non votiamo nessuno per scambio di favore.

Noi abbiamo accettato tutto le proposte dell’Amministrazione Comunale per vivere in pace ma, evidentemente, a molti non sta bene, in modo da poter continuare a nascondere i veri problemi della città.

Lungomare è più sicuro di casa vostra.

Anche nel recente episodio di una vigilessa che ha detto di essere stata aggredita, a cui auguriamo di stare bene ma anche invitiamo a spiegare come mai si ritrova una foto di Mussolini sulla sua pagina Facebook, e poi ha scritto una lettera in cui dice di come fosse bello Lungomare in passato, si dimentica che noi abbiamo fatto più di dieci anni nell’area del Sottopiazza della Concordia e non è mai successo niente, eravamo autorizzati e pagavamo tutte le tasse.

E lavoravamo con rispetto e onestà.

Per favore, allora, smettete con questo allarmismo. Per favore smettete di fare la politica sulla pelle nostre. Lasciateci vivere in pace, Salerno è la nostro città che amiamo più di voi, Salerno è una città sicurissima, in cui tutti possono fare una passeggiata senza alcun tipo di pericolo.

Eppure, si parla solo delle aggressioni ai vigili. Forse c’è qualcosa che ci sfugge, che non riusciamo a capire bene?

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