CronacaPolitica

L’ex Pietro Benesatto: «Etica come le milizie Isis»

BATTIPAGLIA. «Il movimento Etica ha rinnegato il proprio passato, la smania elettorale ha spostato il gruppo sempre più a destra. Ha distrutto la propria storia, proprio come le milizie dell’Isis hanno distrutto Palmira».

Attacco al candidato sindaco di Etica, Cecilia Francese, da parte di Pietro Benesatto, uno dei protagonisti della nascita del movimento civico, nel 2009, salvo abbandonarlo, pochi anni fa, per diverse vedute. Benesatto ha accusato Etica di aver copiato stralci dell’opera, presentata nel 2013, che raccontava la giovane storia di Etica. «Tutto ciò mi ricorda le milizie dell’Isis e prima ancora i talebani, che nella loro ignoranza hanno rinnegato il loro passato e la loro storia. A Battipaglia, grazie a questi novelli talebani del buon governo, ormai rimangono solo macerie e saccheggi di quelli che un tempo erano princìpi di onestà, rispetto delle leggi, partecipazione».

La Francese ha risposto che «stiamo facendo tanti atti pubblici e proposte, eppure ciò non interessa. A me piace parlare di programmi e azioni concrete. La politica che mi interessa è quella del confronto e del fare». Nel frattempo, sono diversi gli esponenti di Forza Italia (a sostegno della Francese), che hanno scelto di andare altrove (Enrico Tucci, Renato Vicinanza, Stefania Greco, per citarne qualcuno).

Nel centrosinistra, intanto, fa discutere una frase pubblicata dal candidato sindaco Enrico Lanaro su Facebook: «Da sindaco adotterò una delibera con la quale le aziende vincitrici di appalti pubblici avranno l’obbligo di assumere persone residenti a Battipaglia». Frase che ha attirato qualche perplessità da parte di chi ricorda che, tra le accuse di cui deve rispondere l’ex sindaco Giovanni Santomauro, c’è anche quella di aver chiesto ad una ditta che lavorava alla riqualificazione del municipio di assumere persone indicate da lui stesso.

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