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L'intervista: Emilio Guerra (ex G.Service) vuole ripartire

BATTIPAGLIA. Da due anni è sotto inchiesta e, con grandi difficoltà e nell’attesa di un giudizio definitivo, sta provando a ricostruirsi una vita ed una professione. Emilio Guerra, 56 anni, è un imprenditore.

Nel gennaio 2015 fu arrestato dalla Squadra Mobile di Roma perché ritenuto componente di una presunta organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti speciali, non pericolosi, ed in particolare abiti usati. Un traffico che, secondo l’accusa, aveva come regista Pietro Cozzolino, boss della camorra nell’area di PorticiErcolano.

Gli abiti lasciati dai cittadini per strada venivano rivenduti, sempre secondo l’accusa, in Tunisia e in altri paesi del Nord Africa, ma anche in Asia.

Guerra restò in carcere, a Roma, un paio di settimane. Poi fu trasferito ai domiciliari, presso la sua abitazione di Battipaglia.

All’epoca dell’inizio delle indagini, nel 2012, e del suo arresto, due anni fa, Guerra era titolare dell’azienda G.Service di Battipaglia. Oggi in quella società non ricopre più alcun ruolo.

La vicenda finì all’attenzione di diversi Comuni della provincia di Salerno (e non solo) che avevano dato in appalto il servizio di raccolta degli abiti usati alla G.Service. Molti enti, all’epoca dei fatto, decisero di chiudere ogni rapporto con la società.

Tra questi Eboli, ma anche Battipaglia e la società di igiene urbana Alba Ecologia, il cui amministratore unico Luigi Giampaolino risulta imputato proprio nell’ambito dei rapporti tra Alba e la G.Service. Giampaolino, va detto, è ancora al suo posto perché, lo scorso autunno, la sindaca Cecilia Francese aveva rifiutato le sue dimissioni.


Il video dell’intervista


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