Cronaca

Salerno, locali segnalati dal sindaco: scatta la chiusura da parte del Prefetto

Primi locali chiusi Salerno dopo la ripresa della movida post Covid. Nei giorni scorsi il sindaco Vincenzo Napoli aveva chiesto alla Prefettura di chiudere nove locali segnalati per il mancato rispetto delle norme anti-covid nelle scorse settimane. E così nel pomeriggio di ieri, venerdì 3 luglio, sono arrivati i primi provvedimenti.

Locali chiusi a Salerno per mancato rispetto delle norme anti-covid 

Come riportato da Il Mattino nell’articolo a firma di Barbara Cangiano, tra i locali che dovranno restare chiusi dal 6 al 10 luglio c’è il bar Kantiana di largo Abate Conforti. Il proprietario del locale, Marco Lanzillo, ha denunciato: “I controlli ci devono essere, ma non possono immaginare che ci trasformiamo in forze di polizia. Non sta a noi vigilare ogni volta se un cliente è maggiorenne o minorenne, se si alza dopo essersi seduto o se invece se ne va girando con il suo drink. Lavoriamo dalla mattina alla sera facendo sacrifici e dietro le nostre attività c’è il sudore di anni di impegno per riuscire a sbarcare il lunario. È stato molto doloroso questo attacco del primo cittadino. Ci ha trattati come se fossimo dei fuorilegge, quando i veri malviventi sono a piede libero per la città”.

Gli altri locali

Anche Umberto Russo del pub Victory ammette: “Sono stato sanzionato in due diverse occasioni perché ho servito clienti che dopo le 22.30 non erano seduti al tavolino. Se sono impegnato a cucinare, preparare un drink o servire ai tavoli, non posso trasformarmi in un cane da guardia e garantire che chi si siede per una consumazione poi resti fermo lì senza alzarsi, senza spostarsi, senza muoversi. Possiamo solo invitare i ragazzi a farlo, ma non abbiamo alcuna autorità, eppure a pagarne le conseguenze siamo noi.

Ecco perché ritengo che questa non sia un’ordinanza anti Covid,ma una trovata per raggranellare un po’ di soldi a scapito del nostro lavoro. Dopo tante settimane di chiusura – continua – non ci voleva proprio. In altre regioni d’Italia si è tornati alla normalità, qui in Campania, invece, bisogna fare lo slalom tra i divieti ed è una cosa inammissibile. A questo punto meglio stare chiusi: pagassero gli stipendi ai dipendenti però”.


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