Curiosità

Luca Maresca, orgoglio salernitano: i suoi disegni di Spider-Man approdano alla Marvel

Il 36enne salernitano Luca Maresca è approdato in casa Marvel con i suoi disegni di Spider-Man. Dopo una lunga esperienza su territorio nazionale, è riuscito a realizzare il suo sogno.

Un salernitano approda alla Marvel

Recentemente è giunto nelle sale cinematografiche “Spider-Man: Far from home” – il nuovo film che i Marvel Studios hanno dedicato al supereroe creato da Stan Lee e Steve Ditko. Un successo preannunciato che ha dato il via alla produzione di iniziative editoriali volte a cavalcare l’onda anche con gli albi a fumetti, sui quali il personaggio prese vita quasi sessant’anni fa.

Titoli che in Italia vengono proposti da Panini Comics e tra i quali spicca “Spider-Man: Far from home – Preludio” (Collana Marvel Special n. 25, 96 pagine a colori, brossurato, 4 euro e 80), volume che raccoglie l’adattamento in forma di comics della precedente pellicola “Spider-Man: Homecoming”. A disegnarla, su sceneggiature di Will Corona Pilgrim e Peter David (a partire dallo script originale del film), il 36enne salernitano Luca Maresca.

Un sogno che si realizza

“Lavorare su Spider-Man è stato pazzesco,” ha rivelato Maresca, che è anche docente di Tecniche del Fumetto presso la Comix Ars di Salerno. “Sono entrato in Marvel da pochi mesi, ho realizzato qualche numero della serie “Asgardiani della Galassia” e quando mi hanno proposto l’adattamento del film “Spider-Man: Homecoming” è stata una gran bella emozione. “L’Uomo Ragno” è stato il primo fumetto che ho comprato la prima volta che sono entrato in una fumetteria, essere riuscito a disegnare uno dei miei supereroi preferiti mi ha riempito di gioia. Continuerò a farlo ancora, con l’adattamento a fumetti di “Spider-Man: City at War”, videogame uscito per PlayStation 4.”
Su “Spider-Man: Far from home – Preludio” le tavole di Maresca sono state colorate da Lee Loughridge e il lavoro si è rivelato impegnativo: “Il rigido controllo dei Marvel Studios mi ha obbligato a seguire rigorosamente la sceneggiatura per adattare la pellicola nel modo più fedele possibile. La parte difficile è stata condensare due ore di film in sole quaranta tavole. Anche se i testi non sono miei, alcune scene hanno moltissimi balloon e io ho dovuto cercare di lasciare gli spazi giusti per poterli inserire evitando che i disegni venissero coperti. Inoltre ho avuto obblighi tassativi, per motivi di copyright, di evitare le somiglianze con gli attori principali.”

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