Cronaca

Maiori: una bufera si abbatte sul Flavio Gioia, diplomi truccati

(Foto: La Città)

MAIORI. Risultano limitate a numeri fisiologici le assenze degli alunni sui registri di classe della scuola parificata Flavio Gioia, nonostante le indagine dei carabinieri abbiano rilevato «un assenteismo pressoché globale» una «assenza giornaliera diffusa, continuativa e pressoché totale degli studenti iscritti, salvo poche sporadiche presenze». Viene dichiarato all’interno dell’avviso di conclusione delle indagini notificato dalla Procura di Salerno ai gestori dell’istituto e a trentadue docenti. Tali docenti sono stati accusati di essersi adeguati alle direttive della dirigenza certificando presenze insistenti e consentendo il conseguimento del diploma a persone che non avevano diritto all’ammissione agli esami. Coloro che hanno usufruito di questo privilegio, sembrano essere centinaia e tutti iscritti in parte iscritti all’indirizzo commerciale e turistico, entrambi attivati nella sede di via Gaetano Capone dove la società paganese “Flavio Gioia” ha allestito le classi dell’istituto scolastico parificato.

Ad amministrare la srl vi è Rita Pastore di 43 anni, originaria di Nocera Inferiore e residente a San Marzano sul Sarno, che ha affidato al marito Bartolo Campione il ruolo di dirigente scolastico. Secondo le indagini dei mesi scorsi sostenute dal sostituto procuratore Carmine Olivieri, i due hanno messo a punto un meccanismo che consentiva di attirare iscritti con la promessa di diplomi facili, senza obbligo di frequenza.

Le accuse degli inquirenti (che si preparano a richiedere il rinvio a giudizio sia per i coniugi di San Marzano sia per i 32 insegnanti) sono legate all’associazione a delinquere finalizzata al falso. Sono 30 i casi di falso censiti dalla procura, tutti nell’anno scolastico 2010 2011. I professori, provenienti maggiormente dall’agro e dalla costiera, si adeguavano a questo modus operandi accumulando con l’insegnamento nella scuola privata i punti necessari a scalare le graduatorie. Ora, però, rischiano tutti un processo per associazione a delinquere e falso.

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