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Mangiare pizza col diabete si può? Ciripizza ci prova con un laboratorio

Gusto e salute a braccetto da Ciripizza a Salerno dove la qualità degli ingredienti è quotidiana realtà grazie ai prodotti di eccellenza utilizzati. Così pizza e diabete non sono un binomio incompatibile. Al via un apposito progetto, tre gli appuntamenti in programma presso il locale in via Conforti 16 a Salerno, con test su pazienti diabetici collegati a micro infusori per misurare la glicemia in tempo reale mentre mangiano.

L’esame

Inizialmente l’esame riguarderà 50 persone. Primo incontro lunedì 19 novembre con pizza farina 00, poi il 26 novembre pizza farina integrale di frumento ed il 3 dicembre pizza mix farine a basso indice glicemico. Il progetto “Pizza e diabete: si può?” nasce dalla collaborazione tra il gruppo NefroCenter Research e il professor Sandro Gentile dell’Azienda ospedaliera universitaria “Luigi Vanvitelli”.

Ciripizza diventa laboratorio di ricerca

Con l’aiuto della biologa nutrizionista Teresa Della Corte, Ciripizza si trasformerà in un laboratorio di ricerca, dove i pizzaioli diventano collaboratori di medici e 50 pazienti diabetici in terapia insulinica assaggiatori volontari. Nel diabete mellito, in particolare per i pazienti insulino- dipendenti, la risposta glicemica ad un pasto quasi esclusivo di carboidrati e ricco in grassi come la pizza comporta molte difficoltà nel trovare il giusto dosaggio insulinico, rendendo difficilmente gestibile la glicemia. L’iniziativa parte dal presupposto che utilizzando farine diverse, con un maggiore contenuto in fibre, regolatrici del metabolismo degli zuccheri, si possa migliorare la risposta glicemica nel paziente diabetico.

La sfida del pizzaiolo Vincenzo Cataldo

I maestri pizzaioli prepareranno queste pizze stando attenti a utilizzare, al grammo, la stessa quantità di ingredienti per ogni pizza. Una sfida accettata immediatamente da Vincenzo Cataldo, pizzaiolo dello storico brand salernitano: «Per noi si tratta di una nuova frontiera poiché con queste intolleranze a volte si privano le persone di una semplice pizza. In molti casi sono i bambini ad avere questo problema e ovviamente non sto qui a raccontare la difficoltà dei genitori a dover spiegare ai loro piccoli che non possono godere dei piaceri della tavola».

Uno stimolo in più, dunque, per avvicinare alle eccellenze del territorio un pubblico maggiore. E in attesa della prima serata lo staff di Ciripizza ha già iniziato a studiare gli impasti che caratterizzeranno gli eventi. «Siamo stimolati ed entusiasti di dare vita a un nuovo impasto e idoneo a chi convive quotidianamente con questi problemi di salute. Vogliamo essere in grado di offrire una serata in pizzeria anche ai diabetici», ha continuato Cataldo. A chi parteciperà alle serate verranno fatte degustare pizze della tradizione classica, senza tralasciare sapori e gusto.

«Le prime prove ci stanno portando a decidere i prodotti da scegliere e che risultano indicati a persone alle prese con queste patologie mediche – conclude il pizzaiolo di Ciripizza – In un certo senso con la pizza integrale antiossidante che facciamo da anni siamo giĂ  abituati. Stesso discorso vale per l’universo delle pietanze senza glutine».

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