Cronaca

Il mare di Battipaglia diventa giallastro e marrone, i bagnanti chiamano i vigili

Mare sporco e giallastro a Battipaglia, bagnanti indignati hanno allertato la polizia municipale chiedendo di intervenire tempestivamente per comprendere la cause dell’inquinamento l’acqua.

Il mare di Battipaglia diventa giallastro

L’acqua del mare diventata giallastra e anche marrone, facendo ipotizzare che fossero state sversate in acqua sostanze nocive o altro. In mare c’erano mucillagini gialle, giunte anche sulla spiaggia.

Molti bagnanti, anche quelli che erano negli stabilimenti balneari, hanno preferito non entrare in acqua o peggio andar via:

Non è la prima volta che il mare a Battipaglia è sporco e l’acqua diventa giallastra, marrone. Bisogna avviare subito i controlli qualcosa viene gettato di nocivo ed inquinante. L’amministrazione comunale dovrebbe appurarne le fonti.

Il sopralluogo della polizia municipale

Ieri, i vigili urbani hanno raggiunto il litorale insieme ai dipendenti del servizio Ambiente del Comune di Battipaglia. Un sopralluogo poi anche a ridosso dell’idrovora per appurare cosa rende il mare giallastro:

Nota stampa del Comune di Battipaglia:

Dal sopralluogo è emersa la presenza di alghe e mucillagini provenienti dai sistemi di scarico del Consorzio di Bonifica. I canali di bonifica del Consorzio Destra Sele, pur svolgendo un compito di primaria importanza per il territorio, sono diventati purtroppo anche dei pesanti detrattori ambientali. Non si può più continuare a far finta di nulla.

L’assessore Vicinanza, dopo i controlli della polizia municipale, punta il dito contro il Consorzio di Bonifica Destra Sele:

Il Consorzio è chiamato ad intervenire con ogni urgenza realizzando le opere necessarie a mitigare gli effetti secondari negativi del sistema di bonifica che interagiscono direttamente con la qualità del mare e dell’ambiente.

L’amministrazione comunale lancerà il problema sul tavolo tecnico-politico del Masterplan del golfo di Salerno, coinvolgendo direttamente anche il Consorzio, ritenendo che in quella sede si possa fare un analisi corretta del problema e programmare i necessari investimenti con la Regione Campania.

Per quanto riguarda gli esperti non si rinviene alcun atto amministrativo, documento o una semplice nota, da cui desumere che persone che hanno ricoperto ruoli pubblici sapessero dell’esistenza dei canali, figurarsi degli effetti negativi.

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