Cronaca

Matrimoni ai Templi: il ministero blocca, tramonta l'idea

CAPACCIO PAESTUM. È saltato il progetto legato ai matrimoni all’ombra dei Templi di Paestum, quella che sembrava essere una scelta definitiva non sarà più concretizzabile. Pare che il progetto (già inizialmente non condiviso a pieno dal ministero dei beni culturali in quanto ritenuto non qualificante per l’area archeologica) non può avere seguito per motivi legati alla fruizione dei monumenti.

Il direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel spiega: «Abbiamo concordato col Comune di non dare esecuzione alla possibilità di celebrare i matrimoni civili nei Templi. È una questione legata soprattutto alla fruizione dei monumenti. Resta però la possibilità di celebrarli comunque nell’ambito del parco archeologico e, in particolare, nel Palazzo vescovile vicino alla Basilica paleocristiana». Ora gli sposi che avevano esposto molte richieste per convolare a nozze tra i famosi Templi, dovranno trovare una nuova location.

Alcuni affermavano che le celebrazioni dei matrimoni avrebbero potuto compromettere la sacralità dei luoghi patrimonio dell’Unesco. Inoltre, queste celebrazioni non avrebbero garantito i fondi per la manutenzione dell’area archeologica. Cosa molto rilevante, considerando i numerosi tagli ai beni culturali da parte dello stato. La soprintendenza non aveva nemmeno i fondi necessari per la manutenzione del verde.

A favore del progetto c’era il presidente della Commissione consiliare statuto e regolamento, Luciano Farro. Infatti aveva proposto alla commissione l’introduzione nel “Regolamento comunale sulla celebrazione dei matrimoni civili” la possibilità di svolgere matrimoni civili nell’area archeologica. Il Tempio di Nettuno era una delle location possibili.

Nel frattempo continuano le opere per l’accessibilità al parco: «Stiamo terminando il percorso dei Templi – conclude Zuchtriegel – per consentire l’accesso per i diversamente abili nel Tempio Basilica, unico accessibile a tutti. A breve renderemo anche nota la data dell’inaugurazione. Sarà un primo grande risultato dell’autonomia del Parco, che ci ha dato la possibilità di operare con efficacia e portare avanti un progetto all’avanguardia».

 

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