Cronaca

Mercato San Severino, omicidio Salvati: il killer voleva gambizzare la vittima

Omicidio Salvati a Mercato San Severino: il killer aveva intenzione soltanto di «gambizzare» la vittima. Ha esploso 4 colpi di pistola all’indirizzo esclusivo delle gambe. Se avesse voluto ucciderlo avrebbe mirato allo stomaco, al petto o al capo. Questo alla base della riqualificazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale.

Omicidio Salvati, il killer non voleva uccidere

Ansalone resta nel carcere di Fuorni, perché giudicato pericoloso in ragione della sua condotta. Il gip non ha ritenuto credibile parte della sua versione, e cioè, di aver sparato «per paura» o per «spaventare», dopo aver notato che Salvati e Califano mettevano una mano dietro la schiena, mentre parlavano con lui.

Le dichiarazioni di Ansalone

«Gli ho ceduto – ha detto Ansalone- vari quantitativi di stupefacente tra crack e cocaina, nell’ultimo anno e mezzo, per un valore pari a 22.000 euro. Ma ogni volta non saldava. Ho saputo che Vincenzo Salvati poi acquistava stupefacente da un’altra persona, usando i soldi guadagnati con la mia, mi sono risentito e gli ho chiesto un appuntamento per capire».

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