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Mercato San Severino, sindaci contro le bollette della Gori

MERCATO SAN SEVERINO. Ieri pomeriggio, presso la sede del Lions Club di Mercato San Severino, in via Paolo Borsellino, si è tenuto un nuovo incontro pubblico, dopo quello che ha avuto luogo a Fisciano la scorsa settimana nell’aula consiliare di Palazzo di Città, relativo alle “bollette pazze” della Gori, che sono arrivate anche a Mercato San Severino. Ad organizzarlo è stato il gruppo consiliare di opposizione del Partito Democratico. Sono intervenuti il segretario cittadino del Pd, Patrizia Frallicciardi, il capogruppo di opposizione del Pd, Carmine Ansalone, il responsabile del Comitato “Acqua Pubblica Campana”, Ciro Annunziata, il consulente legale della Rete dei Sindaci Ato 3 per l’acqua pubblica, Giuseppe Grauso, l’onorevole del Pd, Anna Petrone, il rappresentante della Rete dei Sindaci Ato 3 per l’acqua pubblica e del Comitato civico “No Gori”, sindaco di Fisciano Tommaso Amabile.
Assente per motivi familiari un altro tra gli esponenti più attivi della Rete dei sindaci l’assessore al bilancio del Comune di Fisciano Franco Gioia. Gli importi delle bollette variano dai 100,00 ai 500,00 euro senza distinzioni o controlli.

Il capogruppo Pd, Carmine Ansalone, ha sottolineato che «il sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano, è assente su una questione importantissima che riguarda i cittadini. Noi sollevammo questo problema già nella scorsa campagna elettorale. Non possiamo “fare spallucce”, è un problema politico e la politica deve trovare la soluzione».

Il sindaco Amabile ha affermato, invece, che «milioni di Italiani hanno votato al referendum per l’acqua pubblica. Il sindaco Romano, con i suoi vari ruoli istituzionali, è in “conflitto di interessi. Tali bollette sono sospese fino al 28 dicembre, ma la Gori mira a riscuoterle comunque. La Gori ha 122 milioni di euro di debiti e cerca di ripianarli con queste fatture. E’ una battaglia che va al di là dei colori politici, ma noi vogliamo difendere i cittadini, i nostri utenti».

Secondo l’onorevole Anna Petrone, consigliere regionale, «la questione Gori è uno dei problemi maggiori della Regione. Non c’è chiarezza su questa situazione e tutto ciò va a discapito dei cittadini».

«C’è forse – ha detto Patrizia Frallicciardi, segretario del Pd – una specie di conflitto d’interesse tra i ruoli di Giovanni Romano, sindaco e assessore regionale all’ambiente, con la Gori che dipende dalla Regione. I fatti però dicono che il nostro sindaco non è sceso in campo per tutelare i cittadini, a differenza di tanti sindaci, tra cui quelli di Fisciano e Bracigliano».

Giuseppe Grauso, consulente legale della “Rete dei Sindaci Ato3 per l’acqua pubblica”, ha ricordato l’importanza di «partecipare, il prossimo 17 gennaio, al corteo di Napoli promosso dalla “Rete dei Sindaci e dei comitati” che chiede la liquidazione della Gori». Inoltre, ha ricordato che si attende il giudizio del Tar, su ricorso della rete dei comitati civici e di 3 Comuni, per chiedere l’annullamento delle bollette ante 2012.

 Grande mobilitazione popolare sulla risorsa acqua per liquidare la Gori e riportare il servizio idrico nelle competenze degli enti locali.

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