Cronaca

Miasmi della centrale Biogas, bambini in ospedale: il sindaco chiama la Procura

Sarno, la centrale di Biogas a Foce è operativa nonostante ci sia ci sia un’ordinanza sindacale di sospensione dell’attività. Le esalazioni stanno creando gravi problemi ai residenti, diversi bambini sono finiti in ospedale. Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, chiama Procura e Prefettura perché si intervenga contro i miasmi.

Biogas, bambini in ospedale per le esalazioni

I residenti stanno riscontrando problemi soprattutto di notte, quando le esalazioni sono maggiori. I bambini sono finiti in ospedale con nausea, bruciore agli occhi ed alla gola. Esasperati da questa situazione, i cittadini hanno allertato il commissariato di Polizia di Stato, per l’aria irrespirabile ed i malesseri verificatisi.

Il vice sindaco ed assessore all’ambiente, Roberto Robustelli. «L’ennesima notte critica per i cittadini.  ha spiegato – Sono stato al loro fianco, non solo da assessore all’ambiente, ma da figlio di questa terra. Ore in cui abbiamo ancora una volta messo insieme un fronte comune. La tutela della salute non ha alcuna bandiera, è una priorità morale, umana, civile. Come istituzioni stiamo procedendo con ogni azione rispetto a quanto nelle nostre competenze e possibilità. In verità andando anche oltre. La vicenda è all’attenzione della Procura attraverso i report dettagliati che abbiamo realizzato. Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto che ha già ricevuto gli atti emanati, l’ordinanza di sospensione, i verbali delle forze dell’ordine».

Le parole del sindaco

Il primo cittadino Giuseppe Canfora ha chiesto un incontro al Prefetto, perché la sua ordinanza sia rispettata. «Il 15 agosto ha sottolineato il primo cittadino – abbiamo chiuso un impianto perché avevamo dati certi forniti anche dalla Procura, di presenza materiale sospetto, tanto che il Tar ha rigettato il ricorso della proprietà. La prossima udienza è per l’8 settembre. Su entrambi gli impianti abbiamo avviato ulteriori controlli di natura tecnica. Sono al fianco dei miei concittadini, in questa battaglia di tutela della salute, della vivibilità di una zona che è polmone verde della città. Continuerò in ogni sede a portare avanti le motivazioni della mia ordinanza di sospensione con annesse le prescrizioni alle quali attenersi».

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