I miasmi della politica battipagliese: l’opinione

I miasmi della politica battipagliese: l’opinione di Massimiliano Casillo (ex assessore all’ambiente).



Mi sono tenuto fuori dal dibattito sull’impianto di compostaggio fino ad ora. Questo non perchè non mi interessi l’argomento, anzi, ma fondamentalmente perchè ritengo così incompetente l’attuale amministrazione che qualsiasi dibattito o presa di posizione su temi ambientali mi sembravano del tutto inutili, se non per ricevere i soliti 7-8 like.

Poi lette le dichiarazioni del consigliere Longo devo ammettere che sbagliavo….

Fondamentalmente sono d’accordo con il consigliere Longo quando dice che i processi vanno governati. Questo fa la politica, anzi la buona politica.
Ma quello che sfugge al consigliere e che per fare ciò bisogna conoscere i processi che si cerca di governare, altrimenti si fa quello che fa l’attuale maggioranza, in cui risiede anche il consigliere Longo, su tutti i temi legati all’ambiente, cioè i processi li guarda passare e governare.

Quando il consigliere parla del termovalorizzatore gli sfugge di dire che per far si che i termovalozzatori fossero in attivo in termini economici sono stati inseriti qualche anno fa tra le cosiddette fonti rinnovabili in modo da potergli attribuire una parte economica dalla bolletta dell’energia (CIP6) e questo perchè erano in rosso. Fondamentalmente l’energia che usano per bruciare è superiore a quella che producono bruciando.

Questo è l’aspetto economico, poi ve ne è uno di tipo civico che allo stesso modo sfugge al consigliere.

Tutto il globo civilizzato oramai va nell’ottica della raccolta differenziata e tutti sappiamo che ciò che produce più calore nel bruciare, ovvero la plastica, va a riciclo, così come la carta. Cosa porti allora a bruciare. Il termovalorizzatore insomma va nella direzione opposta alla raccolta differenziata ed alla cosiddetta economia circolare.

Economia circolare che si sposa bene invece con l’impianto di compostaggio che fondamentalmente poteva essere governato come processo se in quasi due anni non avessero dormito tutti.
Ricordo bene per esempio quando dicevo di non tagliare 1 milione di euro ad Alba ma investirli per migliorare la raccolta e passare alla fase successiva, impianti di compostaggio di comunità e tariffazione puntuale. Questo avrebbe impedito al governatore Campano di decidere come ha deciso? Non lo so. Ma leggendo quello che Cucco Petrone scriveva sul Comune di Santa Maria Capua Vetere, probabilmente avresti avuto argomentazioni più forti.

In ogni caso credo non ci siano margini, l’impianto si farà con o senza il volere della città, convinto di 3 aspetti fondamentali:
1 – un’impianto che segue i protocolli non comporta cattivi odori (e di esempi ve ne sono tanti);
2- l’impianto di compostaggio chiude il ciclo dei rifiuti biodegradabile rispettando l’ambiente;
3- l’impianto toglierà la gestione di una parte rilevantissima di potere economico che gira intorno ai rifiuti alla camorra.

Lo strumento per far si che tutto ciò avvenga è che vi sia una politica forte, competente e capace di rendersi non autoritaria, ma autorevole.

Ma non solo su questo ultimo punto ho forti dubbi.

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