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Monopattini elettrici, a Salerno il primato delle multe

SALERNO. Monopattini elettrici: Salerno diventa un caso. È, infatti, la prima città in Italia per numero di multe salate comminate ai conducenti di monopattini elettrici, hoverboard e segway.

In soli due mesi (tra maggio e giugno) sono stati 31 i salernitani beccati per transito su strade pubbliche incuranti del divieto per i monopattini. E sale l’ammontare del cumulo dei verbali per un valore superiore ai 207mila euro.

Multe per i monopattini elettrici

«Si tratta di un’azione che mira alla tutela della sicurezza stradale – dichiara l’assessore alla mobilità, Domenico De Maio – A Salerno abbiamo zone pedonali molto frequentate, come il Corso e il Lungomare. Questi veicolo in giro non sono autorizzati e possono rappresentare un pericolo per pedoni e gli stessi conducenti». I vigili del servizio viabilità, coordinati dal capitano Rosario Battipaglia, sono in azione ogni giorno nonostante il gran caldo di questi giorni. L’offensiva è a tutela dei pedoni e degli stessi conducenti, ignari del pericolo di transitare con questi veicoli su strade trafficate.

Le norme sui monopattini elettrici

Se la circolazione di questo tipo di veicoli è libera in aree private, per quanto riguarda il suolo pubblico, invece, la storia è diversa. I monopattini elettrici sono disciplinati dall’articolo 190 comma 8 del Codice della Strada e sono definiti come «acceleratori di andatura».

Tuttavia, al momento, tali veicoli non trovano ancora una precisa collocazione all’interno dell’ordinamento giuridico italiano e, per questo, la loro circolazione può essere vietata. Finora la prassi era quella di fare riferimento proprio all’articolo 190 del Codice, che prevede sanzioni amministrative da 25 a 99 euro per chi usa i cosiddetti «acceleratori di andatura» (come pattini, skateboard) sulla carreggiata delle strade e sugli spazi riservati ai pedoni.

Sanzioni salate per monopattini elettrici

Ma Salerno, insieme a Trento e Venezia, è stata la prima città ad applicare la sanzione più salata. I vigili urbani di via Dei Carrari si stanno limitando ad applicare la recente circolare ministeriale del Dipartimento Trasporti Terrestri di Roma secondo cui ai sensi del decreto ministeriale del 31 gennaio 2003 di recepimento della Direttiva 2002/24/CE i veicoli a motore a due o tre ruote aventi una velocità massima superiore a 6 km/h e che non siano velocipedi a pedalata assistita, né costruiti per uso di bambini o invalidi, sono da ricomprendersi tra i ciclomotori o tra i motoveicoli.

Essendo ciclomotori, sussiste l’obbligo della omologazione alla Motorizzazione Civile. In mancanza, scattano le seguenti contestazioni: 5mila euro (guida senza patente), 841 euro (guida senza assicurazione) e 616 euro per guida senza certificato di circolazione.


Fonte: il mattino

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