Cronaca

Turista morto in Cilento, ancora tanti dubbi: il padre scrive una lettera al presidente del 118

Ancora troppi interrogativi sulla morte di Simon Guatier, il giovane turista francese caduto in un dirupo in Cilento nel corso di un’escursione. Il patrigno, per colmare i dubbi, ha scritto una lettera al presidente nazionale del 118.

Turista morto in Cilento: il padre scrive una lettera al presidente del 118

Il patrigno Olivier Compte scrive una lettera al presidente del 118 nazionale alla ricerca di risposte che le istituzioni italiane non hanno ancora fornito ai genitori. Restano infatti i dubbi sui tempi dei soccorsi e sulle indagini avviate per localizzare il giovane.
Per la ricerca del ragazzo erano stati stati utilizzati cani molecolari, addestrati per muoversi in territori montani, elicotteri e droni. Tanti i volontari della Protezione civile che hanno battuto la zona, insieme a una ventina di amici di Simon, giunti dalla Francia. A dare l’allarme era stato proprio l’escursionista francese con una telefonata al 118, venerdì 9 agosto verso le nove del mattino.

Simon ha chiesto aiuto dicendo di essere ferito alle gambe per essere caduto in un dirupo. «Mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte», chiedeva aiuto il giovane, dicendo di non sapere dove si trovava e chiedendo di essere localizzato. «Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?», gli domanda l’operatore del 118. «In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo». 118: «Lei è caduto in una scarpata o in pianura?». Simon: «No, in scarpata, mi potete aiutare?. Sono partito questa mattina da Policastro verso Napoli». 118: «Quindi da Policastro verso Napoli, ma su che strada?».

 

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