Cronaca

Nicola D'Auria e Sabato Palladino: bocche cucite all'interrogatorio

BATTIPAGLIA. Bocche cucite all’interrogatorio per Nicola D’Auria e Sabato Palladino, arrestati lo scorso 4 agosto con l’accusa di rapina aggravata in concorso e porto abusivo d’arma da fuoco.

I due, in carcere a Fuorni, si sono presentati ieri mattina al Tribunale di Salerno per gli interrogati di garanzia davanti al gip Ascoli (in sostituzione di Mancini) e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

D’Auria è difeso dall’avvocato Mario Pastorino, mentre Palladino è difeso dagli avvocati Raffaele Francese e Massimo Torre.

I legali hanno deciso di presentare ricorso al Riesame avverso la misura cautelare della detenzione in carcere. Un modo anche per visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza che, secondo l’accusa, avrebbero immortalato la rapina.

Il 4 agosto scorso, Nicola D’Auria, 50 anni, e Sabato Palladino, 52 anni (ritenuto contiguo al clan De Feo) sono stati arrestati con l’accusa di aver rapinato un commerciante ittico a Battipaglia, nella notte del 7 luglio.

Secondo gli inquirenti, il commerciante sarebbe stato rapinato mentre era intento a prelevare il proprio Fiat Ducato parcheggiato in via Deledda, nei pressi della sua abitazione, per portarsi al mercato di Salerno. D’Auria e Palladino avrebbero colpito l’uomo alla testa con il calcio della pistola, per poi rapinarlo del borsello contenente i 2mila euro circa necessari ad acquistare i prodotti da rivendere presso la sua pescheria.

Per il colpo ricevuto, alla vittima vennero applicati dei punti di sutura.

 

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