Cronaca

Nocera, Elia Caroccia morta in provincia di Isernia: si indaga per omicidio

Emergono dettagli sul dramma di Elia Caroccia, la ragazza di 32 anni morta in provincia di Isernia. La donna, originaria di Nocera Inferiore, era in gita a Roccamandolfi, un paesino in Val di Rabbi, località nota per il suo ponte tibetano. Nel pomeriggio di domenica 20 agosto la madre della 32enne, tornata nel suo appartamento al corso Vittorio Emanuele, ricevendo una telefonata terribile come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Nocera, Elia Caroccia morta in provincia di Isernia: la tragedia

La donna si aspettava ben altra telefonata da parte della figlia, che si trovava in compagnia del fidanzato, residente nel Casertano, e una coppia di amici. I quattro avevano organizzato una gita fuori porta per vedere i paesaggi mozzafiato tra i boschi del Molise e stavano percorrendo un sentiero impervio che si trova ad un centinaio di metri dal ponte in legno e cavi d’acciaio.

La prima coppia si trovava avanti di una ventina di metri rispetto a Elia e il fidanzato. Pare che i due si fossero attardati per scattare un selfie, ma in quel frangente la 32enne ha perso l’equilibrio, cadendo in un dirupo di oltre 80 metri sotto lo sguardo terrorizzato e impotente del fidanzato.

La ricostruzione e i soccorsi

Immediato l’intervento da parte degli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico attivati da una richiesta di intervento tecnico sanitario del 118 di Bojano. Si sono attivate diverse squadre del Soccorso Alpino che hanno prontamente raggiunto la zona. Il corpo della donna è stato difficilmente individuabile, soprattutto a causa della particolare morfologia del territorio e la fitta vegetazione. Quando i soccorritori hanno raggiunto la povera Elia non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

La telefonata alla madre

La madre ha ricevuto una telefonata che mai si sarebbe aspettata. “Elia ha avuto un incidente, meglio che la raggiunga in ospedale“. La donna ha chiamato il figlio di 19 anni: “Dobbiamo partire” e arrivata all’ospedale di Isernia, la donna ha saputo del decesso della figlia.

Mancava la staccionata

Elia sarebbe scivolata dopo aver perso l’equilibrio, cadendo per 80 metri tra rocce e vegetazione. Nelle scorse ore i carabinieri hanno chiesto agli operatori del soccorso alpino del Cnsas di scendere di nuovo nella scarpata per recuperare gli ultimi effetti personali della donna.

Emiddio Ventre, docente del fratello di Elia e amico della famiglia, ha spiegato: “Un sentiero del genere dovrebbe avere una staccionata di protezione. Ho visto le immagini da Google e mi sembra che sia a strapiombo“. Diversi siti che illustrano le peculiarità della zona definisce il percorso facile ma altri sentieri che si trovano intorno al torrente Callora hanno ben altre difficoltà.

Le indagini

La Procura di Isernia indaga per omicidio, al momento contro ignoti. Sarà il procuratore Carlo Fucci ad occuparsi personalmente del caso di Elia Caroccia, dopo aver affidato l’incarico a tecnici specializzati del corpo forestale. L’obiettivo degli inquirenti è di verificare anche eventuali responsabilità sulla sicurezza del percorso.

Redazione L'Occhio di Salerno

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