Nocera, ginecologo procurava aborti illegali. Chiuse le indagini

NOCERA INFERIORE. La Procura di Nocera ha chiuso le indagini sul cosiddetto caso “Franco Petrone” dal nome del ginecologo che avrebbe praticato un aborto illegale, attraverso pillole, avrebbe avuto medicinali ospedalieri nel suo studio privato, il tutto questo nonostante fosse dipendente dell’ospedale “Umberto I” e, per alcune settimane, anche primario facente funzioni del reparto di Ginecologia e ostetricia.

La notizia viene riportata da punto agro news. L’aborto sarebbe stato praticato nello studio del medico in via Matteotti. Contestata al medico l’assistenza a pagamento ad una paziente che aveva trovato difficoltà ad abortire presso l’ospedale.

Contestata l’ipotesi della truffa ai danni dello Stato per aver eseguito un lavoro extraospedaliero. A novembre scorso, era stata eseguita una perquisizione nello studio medico privato del 70enne ginecologo nocerino Franco Petrone.

Il noto professionista è indagato al momento solo ed esclusivamente per truffa legata alla doppia attività (pubblica in ospedale e privata), concussione per essersi fatto pagare parcelle per trovare un posto nella struttura sanitaria. L’indagine è della Procura di Nocera, diretta dal procuratore Amedeo Sessa, e condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, retta dal luogotenente Massimo Santaniello, con l’ausilio dei Nas del maggiore Vincenzo Ferrara.

I militari, ieri, hanno perquisito non solo lo studio di via Matteotti ma anche l’abitazione del medico e la stanza che occupava in ospedale dove, nonostante fosse andato in pensione da settembre scorso, c’era ancora l’armadietto del professionista. Ritrovati in un barattolo nello studio medico di via Matteotti una serie di pillole di Cytotec, un gastroprotettore che non va somministrato alle donne in gravidanza perché può provocare l’aborto e quindi utilizzato, come è risaputo da anni, proprio per far abortire.

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