Cronaca

Nocera Inferiore, aborti clandestini: patteggia ex ginecologo dell’Umberto I

NOCERA INFERIORE. È finita l’inchiesta, condotta dalla Procura di Nocera Inferiore, sui casi di aborti clandestini che sarebbero stati praticati nel corso del 2016.

L’ex ginecologo in pensione coinvolto nel caso, Franco Petrone, ha chiesto di patteggiare ad 1 anno e 8 mesi di reclusione e la sua richiesta è stata accolta.

Tutto ha avuto inizio nel novembre 2016 in seguito ad una serie di perquisizioni eseguite dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria nello studio e presso il domicilio del medico.

Dopo le perquisizioni il medico 70enne fu accusato di truffa, in quanto accusato di aver ricevuto come dirigente specialista diversi compensi svolgendo attività in forma privata e all’insaputa della direzione sanitaria dell’Umberto I.

Dopo le perquisizioni arrivarono le accuse per il caso aborti clandestini

Ma il medico fu anche accusato di concussione, avendo raccolto una somma in denaro da una paziente che sarebbe stata poi inserita in una lista in ospedale per interrompere la gravidanza.

Alla donna avrebbe tuttavia riferito, in una fase iniziale, che posti non ve ne fossero.

Altra accusa fatta al medico fu quella di peculato, concretizzata con la scoperta da parte dei carabinieri di 41 scatole di farmaci che furono trovate in casa di Petrone, ma anche nel suo studio e nell’armadietto in ospedale nelle sue disponibilità.

Tra i farmaci c’erano anche quelli che servivano per interrompere le gravidanze.

Ed ultima accusa fatta al medico fu quella di violazione della legge 194 che regola gli aborti in Italia: la procura contestò al professionista di aver indotto o praticato interruzioni di gravidanza a diverse donne presso il suo studio privato.

Ma alcune di loro, secondo quanto riporta il Mattino, non furono mai identificate del tutto.

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