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Nocera Inferiore, Umberto I al collasso, carabinieri costretti ad operare

NOCERA INFERIORE. Settimana di fuoco per l’Ospedale Umberto I, è da giovedì che tra emergenze e decisioni dei vertici si sta combattendo per assicurare la giusta assistenza. Solo giovedì, in reparto rianimazione sono arrivati ben quattordici ricoverati, rispetto ai dodici previsti.

Il personale è ridotto all’osso, appena quattro sono gli infermieri a turno, gli operatori, infatti, sono stati costretti a chiamare i carabinieri del Nas per porre rimedio ad alcune criticità. I militari non sono giunti, così sono stati gli infermieri ad arrivare da loro, a denunciare le condizioni in cui sono costretti a lavorare. «La situazione è sempre borderline – ha dichiarato Vincenzo Stridacchio dell’AAROI –, non si può continuare a lavorare sotto i livelli minimi di garanzia. I vertici aziendali conoscono questa situazione da cinque mesi».

Attualmente la situazione è un pochettino migliorata rispetto a giovedì pomeriggio, due pazienti sono stati smistati altrove: uno a Scafati e un altro a Vallo. Tuttavia in rianimazione c’è il pienone. Anche in medicina non ci scherzano ed hanno deciso di tagliare qualche posto letto. Due in meno di ieri al fine di giustificare la riduzione del personale. La situazione era a dir poco ingestibile, ben sei barelle nei corridoi. Sei posti letto in meno anche per il reparto di neurochirurgia e sarà sacrificato anche qualche posto di ginecologia.

Gli anestesisti hanno chiesto al primario Antonio Vitiello di ridurre qualche sala operatorio a luglio e ad agosto, nonostante sembra impossibile farlo.

«Tutti hanno superato le ore di straordinario e quindi non se ne vogliono e possono fare altre – ha dichiarato Luigi Acanfora del Nursind –, la situazione è critica, con barelle ovunque». Circostanze eccezionali anche in urologia: «Saltano gli interventi programmati – ha aggiunto il sindacalista degli infermieri – e si gestiscono solo le urgenze».

Il caos regna sovrano nelle stanze dei vertici, la redazione sanitaria si è detta pronta a pagare tutto, purché si assicuri l’assistenza. Tuttavia i primari rischiano di farlo di tasca propria. «Davanti a tutto questo – ha aggiunto Acanfora – ribadiamo la richiesta di dimissioni di Mazziotti e Buoninconti».

Ormai il disagio è tale che le notizie corrono anche sui social. Nelle ultime ore sta circolando un messaggio virale: «Rimandati tutti gli interventi ordinari, priorità urgenza… radiologia collasso, radiografie solo urgenza, trasporto notturno ammalati affidati a Padre Pio mancanza di OSS, riduzioni di emergenze per emodinamica e gastroenterologia, rimandati interventi chirurgia vascolare…questo è il bollettino di guerra per oggi. Domani? Dio ci aiuti».

(Fonte: La Città)

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