Normativa prezzi: in Campania il 26% delle attività non la rispetta
SALERNO. Per garantire la trasparenza, la concorrenza e la libertà di scelta dei consumatori, Matteo Marchetti vice segretario nazionale di Codacons, ha fatto partire un’indagine sui prezzi esposti, prima a Salerno poi in tutta la Regione Campania. La realtà è stata cocente: stando a quanto risulta dall’indagine effettuata tra settembre e novembre 2017, solo una parte dei commercianti campani rispetta la normativa.
La legge obbliga a esporre i prezzi: è un atto obbligatorio in difesa dei consumatori. La norma definisce il prezzo di vendita come quello finale espresso per unità di prodotto o per una determinata quantità, comprensivo di Iva e di ogni altra imposta.
Per i consumatori è fondamentale confrontare costantemente i prezzi nei negozi per scegliere il più conveniente mettendo in moto la concorrenza facendo sì che i prezzi scendano: eppure il prezzo latita sia nelle vetrine sia sugli scaffali.
A Salerno, poi, più che altrove in Campania, vista l’affluenza degli anni passati per le luci d’artista è necessario, per un’immagine sempre maggiore di legalità, un controllo maggiore. Le eventuali sanzioni potrebbero oltretutto rimpinguare le casse comunali.
L’indagine è stata effettuata a Salerno come capofila, quindi nei 4 capoluoghi ed a macchia di leopardo su tutta la Regione. Da essa è emerso che su 1225 attività commerciali controllate, sono 905 le attività che espongono i prezzi (pari al 73, 87% delle attività) e 320 quelle che non lo fanno, che corrispondono al 26,12%.
«I risultati – afferma Marchetti – che vedono più del 25 % di commercianti non in regola, saranno inviati sia ai sindaci che ai presidenti delle Camera di Commercio campane, sia a tutti i comandi dei vigili dei comuni capoluogo interessati all’indagine, con la speranza che i controlli saranno poi, di fatto, estesi a tutti i comuni della Campania per ridare credibilità al commercio e tutelare tutti proprio i commercianti che rispettano la normativa».
