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Piano ospedaliero regionale, Alfieri: “Dopo il letargo attivismo verbale di Caldoro”

AGROPOLI. “Il decreto 49 porta la firma di Caldoro. Il decreto 49 è stato applicato solo per Agropoli. La resistenza al Tar e al Consiglio di Stato si rese necessaria dopo la disposizione di Squillante al blocco dei ricoveri e alle procedure attuative della chiusura dell’Ospedale Civile di Agropoli. Solo così si riuscì a mantene aperta la struttura per circa un anno», lo ha dichiarato l’ex sindaco di Agropoli nonché candidato alla Regione Campania, Franco Alfieri, parlando del piano ospedaliero regionale.

“Anzi, in tale vicenda si palesò l’ostinazione e la pervicacia dell’Asl Salerno sia nel costituirsi in giudizio, sia nel fornire dati parziali sull’attività dell’Ospedale.
Uno dei pretesti alla chiusura fu la mancanza dell’emodinamica. Oggi continuiamo ad assistere a decessi in ambulanza, mentre si è alla ricerca di una emodinamica funzionante in tutta la provincia di Salerno. Caldoro farebbe bene a rispettare con il silenzio le vittime e il dolore delle famiglie che la sua politica sanitaria ha causato. Probabilmente questo attivismo verbale, dopo cinque anni di letargo, è dovuto al preavviso di sfratto che gli è stato notificato”, ha detto poi Alfieri.

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