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Olio di canapa, tutto quello che c’è da sapere

L’olio di canapa, è da anni al centro di attenzioni e polemiche politiche in Italia, basate peraltro su affermazioni spesso false e fuorvianti

L’olio di canapa, è da anni al centro di attenzioni e polemiche politiche in Italia, basate peraltro su affermazioni spesso false e fuorvianti come quella che tende in definitiva ad equipararlo alle droghe. Una polemica che, con ogni probabilità, sarà alla fine spazzata via dalla concreta possibilità di fare affari con il suo commercio visto che il mercato sta letteralmente esplodendo. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta e perché, in definitiva, l’olio di canapa sia in grado di garantire una lunga serie di effetti benefici ai consumatori.

Cos’è l’olio di canapa

L’olio di canapa si ricava dalla Cannabis sativa, una pianta originaria dell’Asia centrale e occidentale, largamente coltivata anche in India e in altre regioni tropicali e temperate. Conosciuta sin dal neolitico, può essere utilizzata in ognuna delle parti che lo compongono, sino ad essere destinata alla produzione di plastica biodegradabile, di materiali edilizi, di combustibili green o di carta. Il prodotto che sta però accentrando le attenzioni nel corso degli ultimi anni è proprio l’olio di canapa.

Le proprietà dell’olio di canapa

L’olio di canapa può vantare una notevole serie di proprietà, a partire da quelle alimentari che si esplicano sotto forma di abbassamento dei livelli di colesterolo e riduzione dell’ipertensione. Mentre in ambito cosmetico, ove spremuto a freddo è in grado di farsi apprezzare per le buone proprietà restitutive ed emollienti, per l’effetto antiage che rende possibile il rallentamento dell’invecchiamento cutaneo e la formazione delle cosiddette rughe di espressione.

Ma ancora più importanti sono le sue proprietà nella lotta contro il dolore cronico, per effetto delle sue facoltà analgesiche che si accoppiano ad altri effetti, come quelli rilassanti, sfruttati nella cura contro i disturbi del sonno. Ecco perché oggi l’olio di canapa è ampiamente utilizzato in tantissimi ambiti e trova terreno fertile in un mercato che si è fatto smisurato soprattutto in rete, con realtà come Cibdol che sono diventate veri punti di riferimento.

Perché l’olio di canapa continua ad essere oggetto di polemiche?

Naturalmente, alla luce di quanto detto sinora è abbastanza difficile capire il perché della furiosa polemica in atto anche in Italia, intorno all’utilizzo dell’olio di canapa. In alcuni ambienti si continua a portare avanti la narrazione che tende ad equipararlo agli stupefacenti, teoria che trova terreno fertile in un decreto legge risalente all’ottobre del 2020 emesso dal Ministero della Salute. Il quale va ad accogliere le argomentazioni dei contrari all’olio di canapa.

Una posizione che sembra ormai del tutto incongruente soprattutto alla luce di quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), che ha espressamente consigliato di revisionare la cannabis nelle tabelle internazionali, riconoscendone proprio le proprietà terapeutiche e mediche. Secondo l’organizzazione, infatti, il CBD non dovrebbe essere inserito in alcuna tabella. Una posizione che è stata salutata alla stregua di un vero e proprio cambiamento epocale.

La votazione definitiva su questa presa di posizione è stata però rimandata due volte, a causa dell’insorgenza della pandemia di Covid. Nei prossimi mesi, comunque, questo mutamento di posizione dovrebbe essere senz’altro ufficializzato, aprendo la strada ad una legalizzazione della sostanza.

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