Cronaca

Un anno fa l’omicidio di Anna Borsa, il dolore del fratello Vincenzo

Un anno fa si consumava l‘omicidio di Anna Borsa, uccisa l’1 marzo del 2022 da Alfredo Erra, il suo ex. Un anno dopo quel drammatico giorno, il fratello della ragazza, Vincenzo, ricorda: “Non ho mai sognato mia sorella Anna…Vorrei tanto…Forse il problema è che non l’ho mai lasciata andare” ha raccontato il giovane in una intervista al quotidiano Il Mattino.

Omicidio Anna Borsa, il dolore del fratello Vincenzo

Su cosa direbbe ad Alfredo Erra: “Per me quell’uomo non esiste. Non provo né pace né perdono, credo soltanto nella giustizia anche se l’ergastolo non basta per quello che ha fatto alla mia famiglia. Vorrei che solo per un momento possa immedesimarsi nel dolore di mia madre, di mio padre e nel mio. Oggi, ancora più di un anno fa, sono convinto che lui non amava veramente Anna perché l’ha uccisa. Se l’avesse amata l’avrebbe lasciata libera. Mia sorella per lui era un’ossessione. Lui amava soltanto se stesso. E la prova è che lui è ancora qua, lui si è salvato. E questa, alla fine è anche la mia vittoria più grande: sapere che ha toccato il fondo essendo ancora vivo. Sta vivendo il suo inferno in questa vita”.

Il ricordo più bello della sorella: “Il suo amore. Mi diceva sempre che voleva una vita serena per me, mi diceva che il mio negozio doveva crescere così io potevo avere una stabilità e tanta, tanta serenità. Il più brutto? Il 28 febbraio di un anno fa. Verso le 21 Anna mi ha scritto: torna a casa, mi devi cucinare tu. Io ero incredulo sapevo delle tensioni tra lei e quell’uomo, per un attimo mi sembrò strano perché a casa c’era mamma, era lei che cucinava. Allora lei mi disse: voglio le schifezze, quelle che fai tu. Io le risposi: va bene chiudo e vengo, qualcosa la faremo. Quando arrivai a casa era nel letto, si alzò solo dopo che avevo cucinato bastoncini di pesce e sofficini. Poi rise, disse che erano crudi. Glielo dissi: io non so cucinare….Sono sempre più convinto che quel messaggio era per non farmi stare in strada, lei era preoccupata per me“.

Il processo

Intanto, lo scorso 16 febbraio è iniziato il processo nei confronti di Alfredo Erra. L’assassino reo confesso era in aula, assenti invece padre, madre e fratello di Anna, i quali si sono costituiti parte civile al pari di Alessandro Cannavale ,altra vittima scampata alla furia omicida dell’uomo. Il dibattimento entrerà nel vivo nella prima udienza, quando i testimoni deporranno i fatti.

I fatti

L’1 marzo del 2022 Alfredo Erra uccise con una pistola l’ex fidanzata Anna Borsa. Quest’ultima, visse da incubo i giorni precedenti. Alle persone care avrebbe confidato: “Ho paura di Alfredo”, ma non ha mai voluto presentare denuncia contro di lui. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno ascoltato anche Alessandro Caccavale, col quale la ragazza aveva iniziato una nuova relazione e che rimase ferito nel tentativo di salvare la ragazza.

Il tentato suicidio

Dopo aver commesso l’omicidio, Alfredo Erra avrebbe tentato il suicidio, esplodendo un colpo d’arma alla testa, ma il proiettile rimase e fu successivamente recuperato dai sanitari dell’ospedale Ruggi.

Redazione L'Occhio di Salerno

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