Cronaca

Omicidio Dilillo, le amiche della vittima si difendono: «Al danno si aggiunge la beffa»

MONTECORVINO ROVELLA. Le amiche di Ilaria Dilillo, la 48enne salernitana investita e uccisa in un incidente lo scorso giugno, dopo essersi scontrata con l’auto a bordo della quale viaggiava l’attore Domenico Diele, si difendono dicendo di non aver minacciato nessuno.

Nella giornata di ieri 3 marzo 2018 è stato reso noto che le amiche della vittima sarebbero al centro di un’indagine, segnalato dall’avvocato Giuseppe Montanara all’ufficio gup del tribunale di Salerno, per aver rivolto minacce a Domenico Diele, all’avvocato Ivan Nigro e al giudice Piero Indinnimeo.

La segnalazione

Alla segnalazione, l’avvocato Montanara ha aggiunto una richiesta di ulteriori provvedimenti da adottare nelle prossime udienze in modo da: «impedire l’accesso alle aule giudiziarie e garantire l’accesso e l’uscita dal tribunale alle parte garantendo la loro sicurezza e protezione personale oltre che tutela delle rispettive onorabilità».

Ma le amiche di Ilaria non ci stanno e ribattono che: «è la classica situazione nella quale al danno si aggiunge la beffa. È assurdo».

Le dichiarazioni delle amiche

Le amiche si difendono dicendo che: «Non abbiamo minacciato nessuno, la nostra era rabbia sfociata in un legittimo sfogo verbale. Le minacce sono un’altra cosa».

Al momento nessuna delle donne avrebbe ricevuto alcun avviso di garanzia ma si sarebbero già attivate per difendersi in caso di citazione: «Per quanto concerne la richiesta di misure straordinarie per il tribunale voglio precisare che noi siamo state più spesso all’esterno che all’interno. Ed anche in quei casi non abbiamo mai rappresentato un pericolo o minacciato nessuno».

Parla una delle amiche

La prima a reagire è stata Paola Galano, una delle amiche di Ilaria che dichiara: «Sono veramente basita. La prima reazione è stata un misto di rabbia e disapprovazione. Abbiamo sofferto e ancora soffriamo tantissimo per quello che è successo alla nostra amica, questa ulteriore cosa è solo l’ennesimo schiaffo di una vicenda che ci lascia sempre più l’amaro in bocca.

Francamente non capisco per quale ragione sia stata fatta questa scelta, non capisco dove si voglia andare a parare. Se si pensa che ci siano davvero dei pericoli per le persone che, presumibilmente, sarebbero state minacciate, ci sbagliano di grosso».

La rabbia

Il frutto della rabbia che non passa, continua l’amica: «Voglio innanzi tutto precisare che rispondo per me sebbene nelle ultime ore ci siamo confrontate su questa vicenda e, qualora venissimo formalmente indagate, ci difenderemo.

Difenderemo il nostro diritto ad esprimere i nostri sentimenti e le nostre opinioni, non ci fermeremo di fronte a quello che è un sopruso a tutti gli effetti. Nessuno ha mai minacciato Domenico Diele o le altre persone contenute in questa segnalazione. Abbiamo espresso la nostra rabbia, a volte anche con parole forti ma non credo che questo sia un reato.

Non c’è mai stato il rischio che nessuna di noi aggredisse nessuno, credo però che sia legittimo e perfettamente legale esprimere il disgusto che tutta questa storia ci ha provocato».

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