Cronaca

Pastore ucciso a Giffoni, la svolta: l’omicidio era premeditato

Svolta nel caso relativo all’omicidio del pastore Domenico Pennasilico, avvenuto il 23 aprile 2029 a Giffoni Valle Piana. Il delitto era premeditato e all’agguato concorse anche il 25enne Bruno Di Meo, assolto in primo grado dall’accusa di concorso morale in omicidio e condannato a un anno e otto mesi di reclusione dopo la derubricazione in minacce dell’accusa di tentato omicidio ai danni di Generoso Pennasilico, figlio di Domenico.

Omicidio di Domenico Pennasilico a Giffoni, il delitto del pastore era premeditato

รˆ questo il colpo di scena sancito ieri dai giudici della Corte d’Assise d’appello del tribunale di Salerno davanti ai quali si รจ concluso il processo di secondo grado sull’agguato andato in scena il 23 aprile 2019 a Giffoni Valle Piana.

La condanna

I due fratelli Franco e Nicola Di Meo, assistiti dagli avvocati Paolo Carbone, Genserico Miniaci e Maurizio De Feo, sono quindi stati condannati a 17 anni e 8 mesi rimediando anche un lievissimo sconto rispetto al primo grado all’esito del quale avevano incassato 18 anni. Resta la condanna di un anno e 8 mesi per Bruno Di Meo assistito dagli avvocati Paolo Carbone e Genserico Miniaci.

Annalisa Barra

Annalisa Barra, giornalista del network L'Occhio, รจ esperta di comunicazione, scrittura Seo, social media e copywriting.

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