Cronaca

Operazione Caronte: otto anni a Stelvio per disastro ambientale

ANGRI. Renato Stelvio e la figlia Maria, sono stati condannati a otto anni di reclusione.

Salvati dalla prescrizione altri 15 imputati, assolto dalle accuse Francesco Nappi, responsabile del servizio manutenzione del Comune di S. Egidio.

Una condanna esemplare per i due titolari della società Agroecologia finita nel mirino della procura per associazione per delinquere finalizzata all’inquinamento e al disastro ambientale.

Nell’operazione Caronte, i carabinieri per diversi mesi registrarono gli versamenti illegali e nel 2007 arrivò un’ordinanza di custodia cautelare. Diciotto gli imputati e numerosi gli episodi addebitati, molti dei quali dichiarati prescritti già nel corso del dibattimento, e dunque i giudici hanno dovuto decidere solo sull’accusa di associazione per delinquere. Alla sbarra c’erano il titolare della società Agroecologia, Renato Stelvio, i figli impegnati nella società Maria, Arturo e Sandro Stelvio, la dipendente Giovanna Ferraioli, gli operai Aniello Piselli, Tommaso Frate, Luigi Troiano, Aniello Patella, Carmine D’Antuono, Carmine Tagliamonte, Pasquale Milo, Salvatore Gallo, Nicola Longobardi, il legale rappresentante della Pellini s.r.l. Cuono Pellini, il legale rappresentante del caseificio Orta d’Angri Tommaso Fusco, l’addetto alla sicurezza ambientale della srl Busto cartotecnica Raffaele Tramontano, e il responsabile del servizio manutenzioni Nappi.

Solo per quest’ultimo difeso da Costantino Catapano è stata dichiarata l’assoluzione.

Tra 60 giorni verranno depositate le motivazioni e il difensore, Giovanni Longobardo, si appresta a presentare Appello.

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