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Opportunità di lavoro al Comune di Salerno: 33 assunzioni

SALERNO. Entro la fine dell’anno il Comune pubblicherà un bando pubblico per assumere trentatrè figure professionali e tre dirigenti. È quanto emerso nel corso di una riunione tra le organizzazioni sindacali e il segretario generale Ornella Menna in merito alla riorganizzazione dell’ente.

Impegnando la somma di un milione e 490mila euro, frutto del 25 per cento del totale risparmiato in conseguenza dei pensionamenti, ci sarà spazio per quindici vigili urbani, otto amministrativi (categorie D1, C1 e B3), due contabili (categorie D1 e C1), due tecnici, un assistente sociale, quattro operai. Sul fronte dei dirigenti, le caselle da impegnare sono relative ai settori amministrativo, tecnico e informatico. Non solo. Le aree attraverso le quali sono divisi i settori degli uffici comunali, passeranno da quattro a cinque: a quella finanziaria, servizi alla città e alla persona, politiche del territorio e tecnica, si aggiungerà l’area sindaco, comprensiva dei settori avvocatura, polizia locale, sistemi informativi, provveditorato e patrimonio.

Ai sindacati è stato prospettato anche il piano assunzionale per il 2017: sono 53 le figure professionali che l’amministrazione intende far salire a bordo, per un impegno di spesa di due milioni e 210mila euro. Si tratta di sedici amministrativi (categorie C1, D1 e B3), due contabili (categoria C1), due tecnici (categoria D1), tre assistenti sociali (categoria D1), quindici vigili urbani e quindici operai. Anche in questo caso, ci sarà un bando pubblico per l’assunzione di altri due dipendenti. Solo sette, invece, i posti previsti per il 2018, con una spesa di 284mila euro: tre vigili urbani e quattro operai (categoria B1), a cui va ad aggiungersi un dirigente.

L’obiettivo è quello di fronteggiare le carenze ormai croniche e gravissime della pianta organica, scongiurando in questo modo la paralisi del servizi offerti al cittadino: attualmente, infatti, quasi tutti i settori sono in affanno, a partire da quello dei tributi, fino all’igiene urbana. In totale, nell’arco del triennio 2016-2018, si prevedono dunque 93 nuove unità lavorative, che costeranno alle casse comunali (il dato è riferito alle tredici mensilità dell’anno di assunzione) poco meno di quattro milioni di euro.

Questo a fronte di 127 dipendenti già in pensione o prossimi a farlo, entro la fine del 2017: nello specifico, nel 2015, sono andati via 53 lavoratori e due dirigenti; 46 lo faranno entro il 31 dicembre di quest’anno e 26 l’anno successivo. In virtù dei pensionamenti, il risparmio complessivo per il 2015 ha superato i due milioni di euro, nel 2016 ha raggiunto i tre milioni e 700mila euro, per il 2017 si prevede di arrivare a quota un milione e 176mila euro.

«Finalmente l’amministrazione comunale si è decisa a prendere in considerazione le nostre richieste. La pianta organica è ormai ridotta all’osso e la maggior parte degli uffici non riesce più a rispondere alle richieste dei cittadini – ha sottolineato Gerardo Bracciante, esponente della Uil delle rappresentanze sindacali unitarie – Ma il numero delle assunzioni previste è ancora largamente insufficiente. Avevamo proposto di assorbire duecento unità nell’arco di un triennio, un numero congruo in considerazione dei pensionamenti che già ci sono stati e di quelli che ci saranno».

Ma è sul bando dei dirigenti che si prepara il terreno per un nuovo scontro: «Non siamo affatto favorevoli a investire risorse per pagare altre figure dirigenziali che non sono necessarie al buon funzionamento della macchina amministrativa – ha stigmatizzato il sindacalista – Piuttosto crediamo che sarebbe più giusto usare quei soldi per offrire possibilità di lavoro a operai, assistenti sociali, architetti, ingegneri».

Fonte: La Città

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